Nel 2008, in occasione del trentennale della morte di Peppino Impastato, abbiamo pubblicato Onda Pazza, otto trasmissioni satiro-politico-schizofreniche. Nell’introduzione di quel libro scrivevo che la trasmissione era divisa in due parti, una riguardava Mafiettopoli, cioè Terrasini, l’altra Mafiopoli, cioè Cinisi, e avvertivo che erano pubblicate solo le parti riguardanti Cinisi, per il ruolo dominante che in esse aveva Peppino. Con qualche ritardo, abbiamo adesso raccolto e pubblicato le parti riguardanti “Mafiettopoli”: questa parte di trasmissione era curata da me, da Faro Di Maggio e da Silvana, che a Terrasini vivevamo, conoscendone i problemi: Peppino si inseriva ogni tanto, con qualche battuta che ‘illuminava’ e rendeva più vivace la trasmissione.
Sono memorabili alcuni sketch come il discorso di san Francesco ai pesci, il progetto di ‘madonnizzazione’ del paese, dopo una delibera per l’installazione di tre statue della Madonna in tre siti paesani, nonché le vicende sotterranee che portavano frequentemente al cambio repentino di maggioranze in consiglio comunale.
Terrasini è una cittadina marinara a circa 2 km da Cinisi. I due paesi sono praticamente congiunti: addirittura Cinisi controlla metà del territorio di Terrasini, a causa di una discutibile interpretrazione del decreto con cui Ferdinando II di Borbone nel 1834 istituiva il comune di Terrasini-Favarotta “salvo restando i diritti di Cinisi”: e poiché il territorio di Cinisi, sotto il controllo dell’abbazia dei Benedettini, si estendeva sino al torrente Furi, dove era ubicato il sito marinaro di Favarotta, i cinisensi hanno preteso di governare sino a quel confine. Col tempo una parte di Terrasini si è estesa verso Cinisi, con cui ha in comune la stazione ferroviaria, e ne sono nati una serie di conflitti territoriali relativamente ai servizi civici, alcuni dei quali sono erogati dal comune di Terrasini (iscrizione alle liste elettorali, pagamento tributi, locali scolastici ecc.), mentre altri sono di competenza di Cinisi.
Tra i due paesi, nel corso degli anni ci sono stati infiniti attriti, anche se recentemente sono in atto trattative per arrivare a una revisione e sistemazione dei confini, oltre che a una migliore razionalizzazione dei servizi e delle infrastrutture, prima fra tutte il porto. Con il tempo sono anche venute meno certe barriere campanilistiche e sono aumentati gli scambi intercomunali, anche di tipo matrimoniale e sociale. In alcuni settori, specie in quello commerciale e politico, Cinisi ha esercitato una lieve egemonia culturale: alcuni cinisensi si sono spostati a Terrasini o per aprire attività commerciali o per ricoprire un ruolo negli equilibri della politica locale.
Difficile dire se in questa chiave di lettura va inserita anche la scelta fatta da Peppino, di collocare la sede di Radio Aut a Terrasini. Probabilmente ci sono stati altri motivi, quali la maggiore diffusione nell’etere, la possibilità di disporre a prezzo molto basso di una casa e un nucleo di compagni locali, reduci dall’esperienza di un’aggregazione teatrale, il circolo OM, che si dimostravano più attivi e più coesi rispetto a quelli di Cinisi, nei quali si era già diffuso il tarlo de “il personale è politico” e la tendenza a rientrare nel proprio privato. A parte tutto, Terrasini non era Cinisi: anche qua esisteva una famiglia mafiosa, non dello spessore culturale dei Badalamenti, ma certamente vicina alla sua cosca, al punto che tale vicinanza era stata rafforzata da un matrimonio tra Girolamo D’Anna e Fara Badalamenti, sorella di don Tano.
Onda Pazza 2 - Sette nuove trasmissioni satirico-schizofreniche su Terrasini di Peppino Impastato e la Redazione di Radio Aut
Prefazione di Paolo Rossi
Collana Eretica Speciale
96 pagine + CD audio
ISBN: 978-88-6222-123-8