Sono dieci le città italiane che oggi, sabato 28 giugno, saranno attraversate dall’Onda Pride, la manifestazione nazionale del movimento lgbt: Napoli, Milano, Perugia, Torino, Venezia, Bologna, Catania, Palermo e, per la prima volta, Lecce e Alghero saranno i nodi di una rete di cortei che porterà nelle strade contemporaneamente e complessivamente decine di migliaia di persone.
“Ancora una volta - dice Flavio Romani, presidente nazionale Arcigay - torniamo a manifestare per riscattare un’intera fetta della popolazione dalla marginalità nella quale uno Stato che non riconosce i diritti la spinge quotidianamente”
Tra le rivendicazioni che l’Onda Pride porterà nelle strade, c’è anche quella del riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso, tema riportato al centro della discussione politica dal premier Matteo Renzi
“Di per sé l’annuncio - continua Romani - ha tutti i connotati di un dejà-vu, nel metodo ma anche nel merito della proposta: lo stesso istituto veniva messo sul piatto due anni fa da Pierluigi Bersani e già allora protestavamo per l’arretratezza di una proposta che non raggiungeva l’obiettivo dell’uguaglianza e proiettava il nostro Paese in un dibattito che gran parte dei Paesi europei hanno affrontato dieci o quindici anni fa.