Sarà Eugène Green, il regista francese a cui Onde dedica un omaggio completo, il protagonista della settima giornata del Torino Film Festival.
L’opera e le influenze culturali dell’intellettuale americano trapiantato in Francia, dall’interesse per la tradizione europea agli studi sul barocco, dagli inizi in ambito teatrale all’approdo al cinema, sia come autore sia come saggista, saranno al centro di un incontro organizzato dal Festival in collaborazione con la cattedra di Storia e critica del cinema della Facoltà di lingue e letterature straniere di Torino, che si terrà al Massimo 3 a partire dalle ore 9.
Preceduto dalla proiezione del mediometraggio Correspondences (realizzato nel 2007, nell’ambito del Jeonju Digital Project), l’incontro avrà inizio alle ore 10 e oltre allo stesso Green prevedrà la presenza del prof. Roberto Alonge (Ordinario di Storia del teatro), della prof.ssa Laura Rescia (Ricercatrice di Letteratura francese), della prof.ssa Chiara Simonigh (Associata di Storia e critica del cinema) e del prof. Federico Vercellone (Ordinario di estetica), moderati da Massimo Causo.
Nel pomeriggio, alle 14 al Greenwich 1, ancora Green presenterà Le Pont des arts, interpretato da Adrien Michaux, Natacha Ragnier, Olivier Gourmet e Denis Podalydès: l’omaggio più esplicito alla cultura barocca e al tempo stesso il suo film più ironico e spirituale.
Il programma della serata, sempre al Greenwich 1 alle 19.30, prevede poi un doppio incontro con gli autori di Onde: l’australiano Andrew Kavanagh accompagnerà il cortometraggio At the Formal (otto straordinari minuti di piano sequenza che trasformano un rito collettivo in una una tragedia horror) e a seguire il taiwanese Hung-i Chen presenterà il suo Honey Pupu (Xiao shi da kan), storia influenzata dall’estetica 2.0, tra chat, nickname e avatar, di un gruppo di amici del web che si mettono alla ricerca di alcuni conoscenti scomparsi.
Magazine Cultura
Sarà Eugène Green, il regista francese a cui Onde dedica un omaggio completo, il protagonista della settima giornata del Torino Film Festival.
L’opera e le influenze culturali dell’intellettuale americano trapiantato in Francia, dall’interesse per la tradizione europea agli studi sul barocco, dagli inizi in ambito teatrale all’approdo al cinema, sia come autore sia come saggista, saranno al centro di un incontro organizzato dal Festival in collaborazione con la cattedra di Storia e critica del cinema della Facoltà di lingue e letterature straniere di Torino, che si terrà al Massimo 3 a partire dalle ore 9.
Preceduto dalla proiezione del mediometraggio Correspondences (realizzato nel 2007, nell’ambito del Jeonju Digital Project), l’incontro avrà inizio alle ore 10 e oltre allo stesso Green prevedrà la presenza del prof. Roberto Alonge (Ordinario di Storia del teatro), della prof.ssa Laura Rescia (Ricercatrice di Letteratura francese), della prof.ssa Chiara Simonigh (Associata di Storia e critica del cinema) e del prof. Federico Vercellone (Ordinario di estetica), moderati da Massimo Causo.
Nel pomeriggio, alle 14 al Greenwich 1, ancora Green presenterà Le Pont des arts, interpretato da Adrien Michaux, Natacha Ragnier, Olivier Gourmet e Denis Podalydès: l’omaggio più esplicito alla cultura barocca e al tempo stesso il suo film più ironico e spirituale.
Il programma della serata, sempre al Greenwich 1 alle 19.30, prevede poi un doppio incontro con gli autori di Onde: l’australiano Andrew Kavanagh accompagnerà il cortometraggio At the Formal (otto straordinari minuti di piano sequenza che trasformano un rito collettivo in una una tragedia horror) e a seguire il taiwanese Hung-i Chen presenterà il suo Honey Pupu (Xiao shi da kan), storia influenzata dall’estetica 2.0, tra chat, nickname e avatar, di un gruppo di amici del web che si mettono alla ricerca di alcuni conoscenti scomparsi.
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