Continua l'Omaggio a Eugène Green della sezione Onde del Torino Film Festival, che oggi prevede, oltre alla replica mattutina di Toutes les nuits (Greenwich 3, ore 9.00), la presentazione da parte del regista dei suoi due cortometraggi Le nom du feu e Les signes e del suo secondo lungometraggio Le Monde Vivant (Greenwich 1, ore 14.00): un tuffo nell'universo affabulatorio del regista francese, tra lupi mannari, marinai dispersi e orchi, principesse e cavalieri, narrati con il suo solito stile spirituale. Nel pomeriggio si segnala Mirrors for Princes di Lior Shamriz abbinato al cortometraggio Waking Things (Greenwich 1, ore 17.00) della filmmaker americana Melika Bass, una delle possibili rivelazioni del festival di quest'anno, un talento ancora da scoprire qui in Europa e magari tra qualche anno ritrovare. In serata, poi, il regista boliviano Martin Boulocq presenta al pubblico di Torino il suo Los Viejos (Greenvich 1, ore 19.30), ritratti di gioventù perduta, in sospensione sulla storia boliviana e sui vissuti familiari. Un film tra Sokurov e gli echi del cinema militante anni '70.
Magazine Cinema
Continua l'Omaggio a Eugène Green della sezione Onde del Torino Film Festival, che oggi prevede, oltre alla replica mattutina di Toutes les nuits (Greenwich 3, ore 9.00), la presentazione da parte del regista dei suoi due cortometraggi Le nom du feu e Les signes e del suo secondo lungometraggio Le Monde Vivant (Greenwich 1, ore 14.00): un tuffo nell'universo affabulatorio del regista francese, tra lupi mannari, marinai dispersi e orchi, principesse e cavalieri, narrati con il suo solito stile spirituale. Nel pomeriggio si segnala Mirrors for Princes di Lior Shamriz abbinato al cortometraggio Waking Things (Greenwich 1, ore 17.00) della filmmaker americana Melika Bass, una delle possibili rivelazioni del festival di quest'anno, un talento ancora da scoprire qui in Europa e magari tra qualche anno ritrovare. In serata, poi, il regista boliviano Martin Boulocq presenta al pubblico di Torino il suo Los Viejos (Greenvich 1, ore 19.30), ritratti di gioventù perduta, in sospensione sulla storia boliviana e sui vissuti familiari. Un film tra Sokurov e gli echi del cinema militante anni '70.
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