Mentre oggi, noi, ci focalizziamo su qualche rimando letterario interessante proveniente direttamente da Dressrosa.
Pronti?
Tralasciando il fatto che l’intera isola è un enorme alla Spagna, e che la capitale di Dressrosa è a tutti gli effetti Barcellona, con le sue caratteristiche case e le opere architettoniche tipiche di Gaudì, quello che è stato evidente sin dalla sua comparsa è che il suo re, Donquijote Doflamingo, deve il suo nome al protagonista di quello che è l’opera letteraria spagnola più importante di tutte: Don Chisciotte della Mancia. Il titolo originale del romanzo è infatti El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha, e Oda ha preso ispirazione proprio da qui per delineare uno dei villain più ostici e pericolosi del suo fumetto. Naturalmente Donquijote Doflamingo non ha molto in comune con la sua controparte letteraria, ma sarebbe interessante domandare ad Oda come mai, al di là del mero riferimento storico/letterario per un personaggio che regna “sulla Spagna di One Piece” (virgolette d’obbligo), ha deciso di utilizzare proprio questo nome…
Oltre a ciò dobbiamo anche ricordare che il fratello di Donquijote Doflamingo, Rocinante, ha lo stesso nome del cavallo di Don Chisciotte.
Ora, sulla famiglia, il cerchio è completo…
Sulla Doflasilvio family, invece, ci torniamo un'altra volta...
Ma non è finita qua: la principessa del regno dei nani di Tontatta, Mancherry, ha un potere straordinario: dopo aver mangiato un frutto del diavolo le sue lacrime sono in grado di curare qualsiasi ferita. Anche questa cosa viene riportata nel Don Chisciotte. Cervantes infatti ci racconta di come “un nano con una tazza piena d'acqua di tal virtù, che a gustarne per una goccia guarivano dalle piaghe e dalle ferite come se non avessero mai avuto alcun male".
Di Cavendish e Hakuba, probabilmente l’emblema per eccellenza del lavoro che Oda esercita solitamente sui suoi personaggi saccheggiando l’impossibile da folklore, letteratura e mitologia ne abbiamo parlato abbondantemente in uno dei capitoli di ONE PIECE: tra Folklore, Mitologia e Fumetto. Per cui, se volete conoscere “come sono andate le cose”, vi rimando là. In questa sede mi limito a stuzzicare la vostra fantasia raccontandovi che “Il Principe Pirata” è la perfetta fusione di Jackyll, Hide, Jack lo Squartatore e di una delle più note leggende del folklore nipponico, e che il suo background appartiene alla Londra vittoriana, foriera di romanzi e racconti di “genere” tra i più importanti a livello mondiale.
Poteva inoltre un personaggio del genere non essere impossesso di una delle spade più importanti del mondo? Ma assolutamente no! E infatti Cavendish è il proprietario della Durlindana, che dopo Excalibur è la spada “letteraria” e “mitologica” più famosa di tutti i tempi.
Cavendish e Hakuba: SBEBEM!
E a proposito di armi e armamentari vari, in One Piece, e soprattutto a Dressrosa, c’è spazio per l’Edda, ovvero il manuale di mitologia e poetica norrena per eccellenza redatto nel XIII secolo. Più in particolare, quando il gigante Hajrudin sferra il suo colpo finale #totaletombale nei confronti di Machvise, il suo avversario, lo chiama “Gungnir”.
Il riferimento è chiaramente alla famigerata lancia di Odino, e non a caso il capitolo in cui avviene questo scontro si intitola “La lancia di Erbaf. La lancia Gungnir infatti, al pari del Mjolnir, il celeberrimo “martello di Thor”, è una delle armi della mitologia nordica più importante in assoluto. Sia perché appartiene al padre degli dei, Odino, sia perché è una delle armi definitive utilizzate dalle divinità nella prima guerra del mondo divino e, ovviamente, nel corso del Ragnarok, la fine del mondo.
La lancia di
Il bello è che comunque questi sono solo alcuni degli sterminati riferimenti di Oda alla letteratura. Sicuramente sono i più lampanti e i più accessibili, soprattutto perché l’Eiichiro-sensei, quando si mette in testa di “giocare” con noi lettori, lo fa sempre in modo che la citazione e l’omaggio siano sempre più che riconoscibili. In questo modo, la lettura diventa più divertente e godibile.
In ogni caso la domanda è legittima: avete trovato altri riferimenti dell’Eiichiro-sensei limitatamente all’ambito letterario?
Se sì, quali?