Magazine Cucina
SBRISOLONA MANTOVANA
(dosi valide per uno stampo da 26 cm di diametro)
Ingredienti:
200 gr di mandorle dolci pelate; 250 gr di farina "00"; 150 gr di farina di mais; 200 gr di zucchero semolato; la scorza grattugiata di un limone; 2 tuorli d'uovo; 100 gr di burro morbido; 100 gr di strutto a temperatura ambiente; una bustina di vanillina *(omessa e sostituita con un cucchiaino d'essenza di mandorla amara); un cucchiaio di mandorle a lamelle; burro q.b.
Preparazione:
Tritare le mandorle in maniera grossolana ed imburrare la tortiera.
Setacciare insieme le due farine e disporle a fontana sulla spianatoia.
Formare l'incavo ed unite lo zucchero (tenetene da parte 2 cucchiai); la scorza di limone; l'essenza di mandorla; i tuorli il burro e lo strutto.
Lavorare velocemente tutti gli ingredienti con la punta delle dita, perché l'impasto non dovrà risultare omogeneo ma sbriciolato.
Passare il composto tra i polpastrelli e far cadere le briciole direttamente nella tortiera imburrata, riempiendola così di un gran numero di granelli che si compatteranno in cottura.
Spolverare la superficie con lo zucchero precedentemente tolto e le mandorle a lamelle.
Porre in forno già caldo a 180° e far cuocere per circa un ora.
Sfornarla e farla freddare benissimo prima di trasferirla sul piatto da portata e servirla.
La sbrisolona è una torta a lunga durata, specie se conservata avvolta in carta d'alluminio.
Lo strutto può essere sostituito da pari quantità di burro ma la ricetta originale prevede l'uso di entrambi i grassi.
Originaria della città di Mantova è un prodotto comunemente consumato anche in Lombardia, Emilia Romagna e nel veronese.
Il nome deriva dal sostantivo brisa che in mantovano significa appunto briciola, datole a causa della sua friabilità.
Onore al pacco di Mafalda, che ringrazio ancora tantissimo... tra le tante buone cose che mi ha regalato c'era appunto una bottiglia di "Sangue di Giuda", un vino rosso liquoroso dell'Oltrepo pavese adattissimo ai dolci secchi; concordo... l'ho trovato perfetto infatti :-)
Il colore rosso con tendenze violacee dà il nome al vino, anche se la leggenda vuole che Giuda, in segno di perdono risanò ai viticoltori di Broni le loro viti colpite dalla malattia.
Prima vera ricetta dell'anno nuovo, quale miglior modo per inaugurare il 2014 se non con un dolce ed un regalo molto gradito ed apprezzato?! :-)
Un abbraccio, buona nuova settimana.
Bye Debora.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Filetti di gallinella in crema di parmigiano e aceto balsamico per #PRChef2015
Sono stata invitata a partecipare al contest del Parmigiano Reggiano indetto per il 2015 all'insegna dell'eccellenza nella semplicità.Chi mi conosce sa che non... Leggere il seguito
Da Milama
CUCINA, RICETTE -
Gnocchi alle erbe di Ovaro - Gnocs cui savors di Davàr
©http://nuvoledifarina.blogspot.it Come ogni 19 del mese torna l'appuntamento con la cucina regionale, e in questo periodo in cui si assiste al tripudio delle... Leggere il seguito
Da Nuvoledifarina
CUCINA -
Cucina del Lazio: spaghetti alla checca
...anche questo mese torna l'appuntamento con la Cucina regionale italiana...l'argomento che abbiamo scelto insieme alle altre food blogger per preparare le... Leggere il seguito
Da Sississima
CUCINA, RICETTE -
Vitello tonnato o vitel tonné
Ora dicono che sia un piatto molto anni '70, troppo strapazzato in gastronomie e pizzerie di basso livello, invece è un'ottima preparazione della tradizione... Leggere il seguito
Da Bruna48
CUCINA, RICETTE -
Spaghetti alla chitarra con vongole veraci e ceci
Cari Lettori, Eccoci giunti ad un nuovo appuntamento con la rubrica “L’Italia nel Piatto”dove parleremo di “Sagre di pesce e piatti con pescato”. Leggere il seguito
Da Elisabetta Vallereggio
CUCINA, RICETTE -
Spumini alla Cannella Ricoperti di Cioccolato Fondente
Oggi vi presento un dolce del recupero, che ha sempre grande successo: le spumette (o meringhe). Sì ma non le “solite” scontatissime meringhe, queste sono... Leggere il seguito
Da Lauradv
CUCINA, RICETTE, SLOW FOOD