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OpenVZ: la virtualizzazione è opensource

Creato il 01 settembre 2013 da Scimiazzurro

OpenVZ è uno dei sistemi più famosi per la creazione di ambienti virtuali in Linux: basato su un modello di virtualizzazione software, utilizza un kernel particolare per la gestione degli ambienti virtuali.

OpenVZ è un software prodotto da SWsoft (Parallels) con il quale è possibile creare macchine virtuali comunemente chiamate VPS (Virtual Private Server): questa soluzione è fortemente ottimizzata rispetto ad altri prodotti concorrenziali per l’impiego come web server, server di posta elettronica e altri servizi orientati alla rete.

La virtualizzazione avviene tramite la creazione di “Container“, divisi uno dall’altro grazie alle funzioni messe a disposizione dall’apposito kernel. Si tratta di un normale kernel linux con la capacità di tener isolati alcuni parametri di ogni VPS tra cui la quota di HardDisk, la quantità di RAM e di CPU assegnata, network e gestione di processi proprio come se fossero server indipendenti con sistema operativo indipendente.

Come è osservabile dalla figura OpenVZ ha un proprio “livello” superiore al sistema operativo host di base ed utilizza dei templates per la creazione e la gestione dei containers da creare. Informazioni dettagliate sul funzionamento del kernel di OpenVZ sono disponibili nella documentazione ufficiale.

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I requisiti minimi per il funzionamento di OpenVZ sono i seguenti:

Processore: a partire da un Pentium II in su

RAM: 128 MB

Spazio su disco: almeno 4 GB

Scheda di rete

Ovviamente più macchine virtuali sono in esecuzione in contemporanea sul server e più risorse sono richieste: comunque, mediamente, con un solo gigabyte di RAM è possibile ospitare una ventina di VPS.

Sul forum di Technologici.it puoi trovare una guida redatta da noi per installare OpenVZ su Ubuntu 13.04 64 bit, potete trovarla al seguente link: http://www.technologici.it/forum/showthread.php/1472-Installazione-e-utilizzo-di-OpenVZ-su-Ubuntu-13-04-64-bit


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