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La movida serale mangereccia a base di "tapas" e "vino tinto", si trova tutta qui, eseguita al meglio dai piccoli bar, taperie e ristoranti che si succedono l'un l'altro in questi vicoli affollati.El Tubo è la zona perfetta per vivere la tradizione delle tapasconoscendo al meglio la cucina in miniatura di Saragozza. Ha un fascino particolare. “El Tubo” è situato nel quadrilatero delle calles de los Mártires, de los Estébanes, de Cuatro de Agosto e de la Libertade.
A Saragozza si spende davvero poco per il mangiare e per il bere e un calice di vino tinto o blanco o una cerveza (birra) e un montadito (piccolo panino al prosciutto iberico) vi costeranno insieme al massimo 3 euro.Ho trovato persino un locale chiamato “Todo a 1 euro” (aperto dopo quelli fortunati alle Canarie) dove ci sono 79 varianti di bocadillos a un euro e dieci centesimi. Stesso costo per il bere. La qualità è altissima. Quindi lasciate a casa l'ansia per i chili di troppo e immergetevi dentro questi riti gastronomici. Dopo aver eseguito al meglio la mia missione ho deciso di mischiarmi fra la gente di Saragozza e con la mia Canon ho fatto il turista classico. Cuore pulsante della città è la Plaza del Pilar che racchiude meravigliosi tesori pregiati.
Ed è proprio dietro il mio hotel. Istantanee a non finire per l'attrazione d'eccellenza : l'imponente Basilica della Nuestra Senora del Pilar con le sue 4 torri e le 11 cupole con tegole giallo e blu, con la sua posizione strategica sulla riva del fiume Ebro. In stile barocco e in forma rettangolare è il più antico santuario della Spagna. Insieme alla Cattedrale di Santiago de Compostela, la basilica di Nuestra Senora del Pilar è uno dei luoghi di culto più importanti di tutta la Spagna, di cui la Vergine del Pilar è la Patrona. Ogni anno milioni di pellegrini arrivano a Saragozza per venerare l'immagine della Vergine del Pilar conservata nella cappella omonima all'interno della Basilica.La storia racconta che la Basilica sorge nel luogo dove la Madonna, apparve all'Apostolo Santiago (Giacomo).
Qui l'apostolo si incontrava con i primi convertiti al Cristianesimo, nel luogo dove sorgeva un Pilar, una colonna, su cui la Madonna apparve che poi ha dato il nome alla basilica e all'immagine in essa conservata.
La Madonna disse all'apostolo e ai suoi fedeli di costruire una cappella in quel luogo che sarebbe rimasta fino alla fine del mondo. Secondo alcuni, la Basilica di Nuestra Senora del Pilar è stata il primo tempio dedicato a Maria di tutta la cristianità. Esattamente un salto e … sulla stessa piazza c'è la Seo la Cattedrale di Saragozza dedicata al Salvatore. E' stata edificata nella stessa zona che era stata precedentemente occupata dal tempio romano del Foro, dalla chiesa visigotica e dalla Moschea Maggiore musulmana. L'interno lascia stupiti per grandezza e forma, quasi un grande quadrato e la pala d'altare maggiore è un autentico capolavoro di bellezza.
Saragozza, capitale d'Aragona, ha un passato musulmano e il Castello (l'Aljaferia) è il prezioso lascito di quei tempi. Il Palazzo dell'Aljafería è, insieme alla Mezquita di Cordoba e all'Alhambra di Granada, una delle più grandi testimonianze lasciate dall'architettura musulmana. L'Aljaferia si trovava nella periferia di Saragozza, circondato solo da giardini, orti e canali di irrigazione, rievocando l'immagine del paradiso musulmano.
La parte più antica dell'Aljaferia è la "Torre del Trovador" e prende il nome dal dramma di Giuseppe Verdi, scritto su libretto di Antonio Garcia Gutierrez. Crocevia di imperi e di regni Saragozza ha assorbito nel corso del tempo culture e stili architettonici diversi: la sua storia iniziò con i Romani, che la chiamarono “Caesaraugusta” e proseguì con la conquista dei Mori. Per secoli qui hanno vissuto fianco a fianco musulmani, ebrei e cristiani: i segni di questa convivenza e delle influenze reciproche sono ancora visibili nel cosiddetto stile mudejar, frutto dell'incontro tra architettura islamica e tradizione cristiana.
Saragozza non è soltanto passato ed ecco apparire sull'ansa del fiume Ebro la parte moderna, quella lasciata dall'esposizione internazionale Expo del 2008 organizzata e dedicata al tema dell'”acqua”. Qui si possono ancora vedere la Torre dell'Agua e l'Anima dell'Ebro opera statua dello scultore spagnolo Jaume Plensa realizzata con lettere metalliche sulle sembianze di una persona accovacciata.
Ancora da vedere c'è il più bel palazzo rinascimentale della regione aragonese è la Lonja ed è proprio vicino alla Cattedrale e alla Basilica di Nuestra Senora del Pilar. La Lonja, svolgeva la funzione di borsa e luogo di contrattazione commerciale ed è un bell'esempio di edificio utile ma anche bello. Il passato e il presente lo si può vedere anche attraverso i due ponti uno dopo l'altro sul fiume Ebro : il Puente de Pedra (in pietra) davanti la Basilica di Nuestra Senora del Pilar e il Puente de Pilar moderno ad archi in ferro bianco blu. Saragozza è una metà per un weekend di “stacco” dove il connubio tra cultura storica e gastronomica risulta possibile grazie alla bellezza dei monumenti e alla gradevolezza dei prodotti locali.
Questo viaggio ha battuto tutti i miei record per economicità e di questi tempi è un valore aggiunto. Hasta luego anche se la pronuncia in questa parte di spagna è “logo” ! This is the end ...Post's song: "Skyfall" perfomed by AdelePeriodo del viaggio : 18-21 novembre 2013
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