Operazione contro Ndrangheta e Cosa nostra in Italia e Usa

Sono stati disposti numerosi arresti fra Italia e Stati Uniti grazie alla collaborazione di uomini interni alla Polizia di Stato e all’Fbi. Sarebbero scattati arresti e fermi per soggetti ritenuti vicini alla ‘Ndrangheta e alla Cosa nostra d’oltreoceano. Si parlerebbe dunque di traffico internazionale di stupefacenti come principale capo d’accusa. Gli arresti sono stati operati in congiunzione con decine di perquisizioni, giacché il tutto è partito da informazioni raccolte direttamente da un infiltrato dell’Fbi. Un soggetto conosciuto negli ambienti col nome di «Jonny l’americano». Ed è proprio quest’ultimo che pare abbia scoperto gli stretti legami fra cosche unite dai proventi del traffico di droga. Le operazioni di fermo ed arresto sono state condotte dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, e hanno interessato numerose province del Sud Italia e il comprensorio di New York negli Usa. Si parlerebbe tra l’altro di un numero di indagati superiore a 40 e tutti con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti. L’inchiesta è stata seguita dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e ha scoperto l’esistenza di un’organizzazione ‘ndrina nella costa ionica della regione. Un’organizzazione con tentacoli nel resto della penisola, ma anche negli Usa, in Canada e nel Sud America. L’operazione è stata denominata «New Bridge» e ha rinvenuto contatti solidi e proficui fra organizzazioni mafiose italiane e narcos sudamericani. Si sono accennati legami con la famiglia Gambino, storica per gli esponenti di spicco d’oltreoceano. In Italia, invece, i fermi sarebbero stati imposti a soggetti vicini alle famiglie Simonetta e Ursino.