E' stata un successo anche la nona operazione chirurgica di
re Juan Carlos di Spagna in tre anni e mezzo. Stamattina il sovrano è stato
operato nuovamente nell'Hospital Quirón di Madrid, per l'inserimento della
protesi definitiva all'anca destra. Re Juan Carlos era stato operato due anni
fa, ma l'operazione, nonostante fosse stata un successo, non aveva dato i
risultati sperati; solo un paio di mesi fa i dottori hanno capito perché: la
protesi inserita era infettata, di lì i dolori lancinanti per il sovrano e la
sua incapacità di superare completamente l'operazione. Scoperto il problema,
Juan Carlos è stato subito operato per togliere la protesi infettata e
controllare l'infezione. Oggi è stata inserita la protesi definitiva, che,
giurano i medici, ha superato tutti i controlli e non dovrebbe dare alcun problema, permettendo il perfetto recupero della mobilità del sovrano.
Secondo le previsioni dei dottori Miguel Cabanela e Robert Trousdale, in serata
Juan Carlos sarà portato in stanza, dopo aver passato la giornata nel reparto
post-operatorio. Verrà dimesso in un intervallo di tempo compreso tra i quattro
e i sette giorni, anche se i dottori non hanno escluso che possa tornare prima
a casa.
Tra una decina di giorni potrà camminare in piscina, se la ferita sarà
già chiusa, e tra una dozzina di settimane, potrà iniziare a compiere i primi
passi, prima con le stampelle e poi senza. I dottori non si sono azzardati a
considerare il Re completamente guarito prima della primavera. "Don Juan
Carlos ha avuto problemi con le sue gambe negli ultimi due anni e non è
pensabile immaginare che una persona con queste difficoltà possa camminare
senza stampelle in due mesi. Bisognerà ipotizzare che cammini prima con le
stampelle, poi con una sola e infine con un bastone. Il tempo di recupero
dipende molto dalla persona".
Dalla parte del Re spagnolo ci sono la buona muscolatura e il vigore, che lo
rendono "fisicamente forte", e anche "il magnifico stato
d'animo", che è "migliore di quello della prima operazione". Per
lui è previsto un programma di recupero più severo, che include persino il
tennis. E' anche previsto che presieda la sfilata militare della Pascua
Militar, il 6 gennaio, uno degli appuntamenti più solenni per le Forze Armate
spagnole.
La possibilità che ci sia una nuova infezione sono inferiori al 5% (ma era pari
al 2% la possibilità di ricevere una protesi infettata alla prima operazione),
per cui l'equipe medica ha manifestato molto ottimismo in conferenza stampa. E
anche il Re è arrivato stamattina in clinica con uno stato d'animo positivo:
"Ma cosa fate già qui, con il freddo che fa?!" ha detto loro con un sorriso.
In ospedale c'è già la regina Sofia, arrivata direttamente
dall'aeroporto di Barajas, dopo una visita a New York; non è difficile
immaginare l'arrivo, in serata, dei Principi delle Asturie e dell'Infanta
Elena.
Suerte, Majestad!