E’ ufficialmente iniziato quel grande festival del sentimento che è il periodo prenatalizio e, come di consueto, in puro stile dickensiano, si sprecano le raccolte fondi in favore di ogni genere di maltrattati del mondo.
Memore del fantasma incatenato di Jacob Marley e degli spiriti dei Natali passato, presente e futuro, i quali notoriamente la notte della vigilia fanno visita ai duri di cuore, chi per tutto l’anno si è comportato da grande stronzo guardando solo i propri biechi interessi e non curandosi minimamente delle esistenze altrui, cerca di bilanciare il male perpetrato facendo vetrina con qualche beau jest.
E in un paese in cui nessuno di coloro che hanno la coscienza sporca ha mai il coraggio di cantare le proprie zozze verità, ecco che, puntualmente, in occasione delle feste, veniamo inondati di dischi incisi per operazioni molto più venefiche che benefiche.
Si è cominciato con la riesumazione sul web del video di “Onorevole dia il là”, penosa copia del vecchio “We are the world” di Michael Jackson, il quale, di fronte all’oscenità dell’accostamento tra il suo gruppo di All-American-Stars (Bruce Springsteen, Cindy Lauper, Tina Turner, Bob Dylan, Diana Ross, Ray Charles e altri miti della musica USA) e gli orrori della destra italiana (Alemanno, Santanché, La Russa, Schifani, Mastella, Bondi, Verdini e altri vomitevoli individui), si è rivoltato nella tomba al punto di riuscire addirittura a pubblicare un album di inediti post-mortem.
In aggiunta a ciò, a partire da oggi, come superstrenna per tutti i buoni di animo, è disponibile nei negozi di dischi uno straordinario cd con due pezzi inediti scritti apposta da Gigi D’Alessio per la meravigliosa voce di Valeria Marini.
Il ricavato delle vendite andrà ovviamente a favore di azioni umanitarie, ma io ho il forte sospetto che in questo caso ci sia sotto il trucco, e che la disgraziata destinataria dell’operazione sia la stessa Marini, con la quale – ne sono certo – l’80% dei mendicanti e dei barboni non sarebbe mai disposto a barattare la propria esistenza.
Da quel che risulta a me, D’Alessio, non contento della sua già copiosa prole, ha adottato Valeriona e per l’intero 2010 se l’è portata dietro nelle sue tournée tipo bagaglio ingombrante, dunque mi sembra chiaro che anche questo cd è un modo per dare un reddito minimo e un passatempo ad una donna che ha avuto milioni di occasioni per sistemarsi ma che, essendo completamente priva di qualunque talento, è riuscita a sprecarle tutte.
Tra l'altro, uno dei due brani della poliedrica artista (giuro che da qualche parte ho letto questa definizione, ma ovviamente ho rimosso dove) ha un titolo decisamente natalizio, “Seduzione di donna”, e io non posso fare a meno di immaginarmi il grande abete a casa Marini tutto addobbato con reggiseni e mutande, in un trionfo di biancheria intima che, effettivamente, è un bene sempre molto apprezzato e richiesto in tutte le Caritas del paese.
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