Ora anche Alda D’Eusanio deve scusarsi con Max Tresoldi

Creato il 07 novembre 2013 da Uccronline

Più volte abbiamo raccontato di Max Tresoldi, il giovane di Carugate (Milano) che nel 2001 si è risvegliato dopo dieci anni di stato vegetativo (permanente), che ha raccontato: «C’ero sempre stato. Sentivo e vedevo tutto, ma non sapevo come dirvelo». I media non gli hanno mai lasciato molto spazio, preferendo intervistare il luminare Umberto Veronesi che si riferisce così alle persone in questa condizione: «penosa presenza di questi morti viventi».

Nonostante il cervelletto tranciato e i consigli di staccare il respiratore artificiale, la mamma di Max, Ezia, non si è lasciata abbindolare dai cultori della cultura dello scarto e ha iniziato ad assistere suo figlio, tutti i giorni. Una sera in un momento di sconforto, dopo avergli fatto fare il segno di croce è crollata: «Gli ho proprio detto: adesso basta, questa sera non ce la faccio. Se vuoi farti il segno della croce, te lo fai da solo. Era una frase buttata lì, rivolta più a me stessa che a lui», ha raccontato. Improvvisamente Massimiliano ha alzato la mano e si è fatto il segno della croce da solo. Da quel momento, giorno per giorno, ha iniziato il risveglio, lento e faticoso, fino ad arrivare a scrivere e pronunciare le prime parole. Da allora, pur disabile, gira l’Italia a raccontare la sua storia e di come a salvarlo sia stata la cura dell’amore.

Lunedì pomeriggio, 4 novembre 2013, le telecamere di Rai1 del programma “La vita in Diretta”, condotto da Paola Perego e Franco di Rame sono entrate in casa Tresoldi, intervistando mamma Ezia e gli amici di Max. Ospite in studio anche Alda D’Eusanio, già simbolo della tv trash (a lei Pannella regalò un pacchetto di hashish in diretta e lei indossò la maglietta con scritto “Dalla: non è un cantante, è un consiglio”). Sui titoli di coda, mentre la famiglia Tresoldi e Max stavano ancora salutando, la D’Eusanio ha preso la parola: «Rivolgo un appello pubblico a mia madre, se dovesse accadermi quel che è accaduto a Max, non fare come sua mamma! Quella non è vita. Quando Dio chiama, l’uomo deve andare!». I conduttori scioccati, come racconterà Di Rame, hanno dato la parola a mamma Ezia negli ultimi secondi di trasmissione, mentre Max si agitava: «Voglio dire a quella signora che io non ho riportato in vita mio figlio, mio figlio è sempre stato in vita. E la sua vita è bella così com’è».

Qui sotto il video di quel che è accaduto in trasmissione

Il quotidiano“Avvenire”ha chiesto le scuse da parte della Rai che fortunatamente sono arrivate. «La Rai si dissocia dalle dichiarazioni e dai commenti che la giornalista Alda D’Eusanio ha indirizzato, nel corso della trasmissione “La Vita in Diretta”, a Max Tresoldi, la cui storia ha commosso milioni di telespettatori – ha scritto al direttore di “Avvenire” il responsabile relazioni con i media, Fabrizio Casinelli –. La Rai esprime solidarietà e comprensione alla famiglia, apprezzandone i valori e i sacrifici fatti per consentire al giovane Max di continuare a vivere nella convinzione che la vita è “bella così come è” e che merita di essere vissuta pienamente»

Questo pomeriggio alle 15:20 Max Tresoldi tornerà in diretta alla trasmissione di Rai1 (qui si può vederla dal PC). Ci auguriamo che anche Alda D’Eusanio chieda scusa a lui e alla famiglia, perché anche lei contribuisca a combattere quella “cultura dello scarto”, che -come si è lamentato Papa Francesco, «tende a diventare mentalità comune, che contagia tutti. La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera o disabile, se non serve ancora – come il nascituro –, o non serve più – come l’anziano».

La redazione


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