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Ora di cena

Da Mumi
ORA DI CENA
Quando si avvicina l’ora di cena, l’Eternità perde sempre un po’ la testa. Perché suo marito, l’Infinito, torna a casa,la sera, sempre affamato. E’ stato fuori tutto il giorno. Il suo lavoro, controllare tutto, non è un lavoro facile. C’è da controllare se la stella polare ha timbrato il cartellino, se i punti di riferimento delle costellazioni sono a norma, se c’è da cambiare qualche lampadina sul fondo dell’abisso, e se è sempre della profondità giusta il mare, se il buio e la luce sono sempre separati o si sono rappacificati., e quante sono le cose campate in aria, e quanti santi del paradiso, se ne vanno in giro, vagabondi, camminando sulle piste ciclabili del cielo. Quando torna a casa, verso le 8, l’Infinito ha fame. “Che c’è da mangiare?” chiede burbero. “Ti ho cucinato il tempo, amore!” Si. Il tempo. l’Eternità sa cucinare solo quello. Non che il tempo non sia buono, è nutriente, contiene tutto. Però: una sera tempo in brodo, una sera alla griglia, una sera alla brace, una sera inzimino, una sera alla parmigiana…..le ricette sono tante ma secolo dopo secolo, L’Eternità non sa più che ricetta inventarsi. “Tempo come?” domanda l’Infinito annodandosi il tovagliolo. “Tempo in padella!” . L’Infinito sospira. L’aveva mangiato anche lunedì. E quando sospira l’Infinito, si ferma per un momento tutto l’Universo. “Gli ha rifatto il tempo in padella!” bisbiglia la luna alle stelle.E le stelle fanno delle risatine. Per questo certe notti le vediamo brillare un pochino di più. .
ORA DI CENA

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