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Ora il Jailbreak è legale solo su smartphone, ma non sui tablet

Creato il 26 ottobre 2012 da Redazioneatv @appletvblack

Ora il Jailbreak è legale solo su smartphone, ma non sui tablet[foto appletvblack]

L’ufficio americano US Copyright  ha annunciato oggi che il jailbreak su  smartphone è da considerare  legale, ma tale procedimento di sblocco non potrà essere eseguito sui tablet.

Ora il Jailbreak è legale solo su smartphone, ma non sui tablet

Il jailbreak diventa legale se eseguito sugli smartphone, ma non per quanto riguarda i tablet. È questa la decisione presa dallo United States Copyright Office, che in un documento rilasciato ieri annuncia le nuove eccezioni aggiunte al DMCA (Digital Millennium Copyright Act) in vigore dal 28 ottobre e fino al 2015. Si tratta di una modifica alla legge che di certo va incontro a chi desidera una maggiore libertà per quanto riguarda la possibilità di agire sui propri dispositivi, ma non senza lasciare perplessità.

Non è infatti del tutto chiaro il perché di questa distinzione, soprattutto in un momento in cui anche la dimensione del pannello touchscreen equipaggiato sembra non essere più sufficiente come criterio discriminante per distinguere un telefono di nuova generazione da un tablet. Tutto questo senza considerare l’avvento di nuovi prodotti come i cosiddetti phablet (Samsung Galaxy Note o LG Optimus Vu), che si posizionano proprio a metà strada fra le due tipologie.

Ora il Jailbreak è legale solo su smartphone, ma non sui tablet
La legislazione in vigore e le sue più recenti modifiche sono piuttosto difficili da comprendere anche a causa delle tante eccezioni incluse. Ad esempio, se è vero che il jailbreak non sarà più considerato reato sugli smartphone, non sarà possibile effettuarlo sui modelli commercializzati da un particolare operatore dopo il gennaio 2013, con l’obiettivo di rendere il dispositivo compatibile con i network delle altre compagnie telefoniche.

Non si tratta però dell’unica novità introdotta. Nel testo di parla anche della possibilità di eseguire il rip di un DVD per estrarne alcune parti (non è specificata la lunghezza massima consentita) da utilizzare in progetti personali, per scopi educativi o documentari. Vietate invece le copie di backup per i film regolarmente acquistati. Respinta anche la richiesta di autorizzare la modifica delle console videoludiche, in nome della lotta alla pirateria.

Infine, United States Copyright Office si è pronunciato anche sugli eBook con DRM: gli utenti potranno rimuovere la protezione per facilitare la consultazione dei libri con sistemi text-to-speech, utilizzati dagli ipovedenti per la fruizione dei testi.

Fonte: The Verge


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