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Ora legale e sonno

Creato il 24 marzo 2014 da Slowsleep

Torna l’ora legale, le giornate si allungano, la luce entra nelle nostre vite e la primavera ci riscalda. Tutto bene? Sì, forse, insomma.

In pochi lo sanno ma l’ora legale può dare fastidi simili a quelli del jet lag: nervosismo, peggioramenti dell’umore, ansia, mal di testa e addirittura dolori articolari o muscolari.

Spostando in avanti le lancette dell’orologio (quest’anno l’ora legale inizia alle 2:00 della notte fra sabato 29 e domenica 30 marzo per terminare il 26 ottobre) l’organismo subisce un piccolo shock e reagisce a suo modo. Abitudini acquisite da diversi mesi vengono di colpo scalzate e il periodo di adattamento non è esente da malesseri.

Con l’ora legale si dormirà per circa 60 minuti in meno (all’inizio, ovviamente), le lancette andranno infatti fatte avanzare di un’ora, per consentire un risparmio energetico collettivo, soprattutto sulle spese di corrente elettrica.

Il nuovo assetto degli orari di sonno-veglia, che va a scombinare i ritmi circadiani, provoca disturbi più consistenti in anziani e bambini, che sono considerati i soggetti più delicati per quanto riguarda la sfera del sonno. Prevenire giorni di nervosismo è però utile per qualsiasi persona, vediamo quindi quali sono le misure precauzionali per fare in modo che l’ora legale non peggiori la qualità della vita.

 

Alimentazione:

ok a pasta, riso, pane e lattuga, purché non ci si abbuffi. Stop ad alcolici, bevande energetiche ed eccesso di caffè, paprika e alimenti che “scaldano”.

 

Orari:

il massimo sarebbe avvicinarsi all’ora legale anticipando l’ora di sveglia e di sonno per 10 minuti ogni giorno, l’importante è però mantenere la regolarità nei giorni successivi alla nuova organizzazione dei tempi, per consentire all’organismo una stabilizzazione la più rapida possibile.

 

Sport:

almeno durante i giorni di adattamento evitare sforzi serali e preferire la ginnastica mattutina per rendere efficienti il corpo e lo spirito (ancorché assonnati).

 

Ambienti:

socchiudere la persiana per fare in modo che la luce solare inondi la stanza da letto è il modo più indicato per un risveglio dolce e piacevole. Assolutamente da provare l’abbassamento progressivo delle luci in prossimità dell’ora del sonno, l’organismo si predisporrà all’addormentamento in maniera graduale e naturale.

 

Comportamento:

ossigenarsi aiuta il relax, sdraiarsi per respirare bene e profondamente è una delle migliori pratiche che si possano mettere in atto per trovare un sonno sereno e “facile”.

 

Integratori:

assolutamente da evitare i sonniferi, è possibile assumere melatonina nelle dosi consigliate dal medico o dal farmacista, solo ed esclusivamente se si fatica ad addormentarsi.

 

Chi deve fare attenzione al passaggio da ora solare a ora legale?

Come detto in precedenza anziani e bambini, in cui la plasticità dello schema sonno-veglia è limitata ma anche persone con problemi cardiovascolari, che possono soffrire per la mancanza di sonno.

 

Come nasce l’ora solare?

L’idea dello shift temporale venne a Benjamin Franklin, il quale intuì che spostando la finestra diurna in orari a maggior concentrazione di luce, il fabbisogno di energia sarebbe diminuito. In Italia l’ora legale fu introdotta nel 1916, venne sospesa dal 1920 al 1940, subì di nuovo uno stop dal 1948 per essere reintrodotta in maniera stabile nel 1966.


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