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Ora ve lo spiego.

Creato il 09 aprile 2014 da Hypnoticlullaby @HypnoticLullaby
Ora ve lo spiego.
Era una calda mattina di Luglio quando, ignara e illusa, mi accingevo ad affrontare una serie di (s)fortunati eventi. Casa nuova, città nuova, lavoro nuovo.
Ce la posso fare - mi dicevo.
Macchessaràmmai - mi dicevo.
E poi, la casa entro Ottobre sarà sicuramente pronta.
PENSAVO.
Sì, perché nove mesi dopo, NOVE gente - roba che nemmeno un parto - sono ancora qui.
Non so da dove iniziare per spiegarvi il tracollo nervoso che rischio di prendermi un giorno sì e l'altro pure.
Una delle mie giornate tipo da nove mesi a questa parte è:
*cip cip pcip pciip ciiip* (ho la sveglia che imita gli uccellini, lo so) 
[agito il braccio nel buio senza successo, non trovo gli occhiali]
"Ma porca di quella zzzz e xxxx e yyyy, 'sta miopia demm... e st'astigmatismo der c..."
Buongiorno!
*driiiiiin* (telefono - suoneria di Yoshi del Nintendo, lo so)
"Pronto?"
[le barre indicano l'opzione]
"Ciao sono il muratore/idraulico/elettricista/dirimpettaio/mobiliere/inserireprofessioneacasoqui, volevo dirti che le piastrelle/lo stucco/i caloriferi/il sushi che ci hanno consegnato sono sbagliati, dovresti gentilmente andare nel magazzino/da Leroy Merlin/in Olanda/sul cantiere a sbrigare questa faccenda se no i lavori rischiano di tardare/uscire male/compromettere la pace nel mondo. Pensi di farcela entro cinque minuti/quattro secondi?"
"Guarda, io sto andando al lavoro, se non faccio mille/duecento ore di straordinario passo io/chiamo io/litigo io/sporcono io al posto tuo"
"Ok, a dopo!"
*driiiiiin* (Yoshi)
"Pronto?"
"Salve sono la signora rompicoglioni del piano di sotto. Volevo dirti che, nonostante tu mi abbia molto cortesemente spiegato la situazione a casa i tuoi muratori fanno troppo casino e quindi mi danno fastidio. Vai a dirgli di smettere. Inoltre, vorrei offrirti una tazza di caffè, e poi volevo chiederti se mi fai salire su a vedere come sta venendo l'appartamento."
"Certo signora, quando vuole, le lascio anche le chiavi. Arrivederci! (sorrisone)"
[azzardo una colazione] 
*driiiiiiiin* (Yoshi)
"Pronto? (chomp chomp)"
"Ciao, sono quello che ti mette su la cucina, senti avrei bisogno delle misure esatte dell'ascensore e del pianerottolo così vediamo se i pensili ci passano"
"Sì certo, aspetta che mando giù un'unghia di latte ed esco con mollettone fucsia e ciabatta scassata a prendere le misure, fammi trovare un metro eh... 'spetta eh... ecco... allora dunque (telefono tra orecchio e collo), ecco, qui abbiamo uno e quindiciiii e quiii... 'spetta eh..."
[casca il telefono giù per le scale]
"Mappoooorc e strapooorc e doppioporcccc"
[vicina scassaciolla]
"Cos'è 'sto rumoreeeee"
"Signora torni in casa che ci sono i ladri"
*driiiiiin* (Yoshi)
"Sì, aspetta che ho le misure eh..."
"Ciao Ila, quali misure? Senti dovresti venire al lavoro un'ora prima, grazieciao" (mette giù)
Prego. Scegliere è un piacere.
*richiamo il tizio delle misure*
"Sì, ciao ecco le misure..."
"Eh guarda non vanno bene, dovrò affittare un mezzo, ti costerà un millino di più..."
"Ah, ottimo, 'spetta che li fabbrico! Ok ci sentiamo ciàciàciàcià."
[mi lavo e vesto come se fossi alle Olimpiadi e vado al lavoro]
"Buongiorno a tutti, giorno, giorno, giorno, salve, buondì!"
"Ila, ti vedo sbattuta. Ma dormi?"
"..."
*driiiiiin* (Yoshi)
Vi ho voluto tanto bene.
A presto!
(?)

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