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Ora vogliamo Josefa Idem ct della Nazionale

Creato il 09 agosto 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Josefa Idem ha concluso quest’oggi una carriera leggendaria con un ottimo quinto posto nel K1 500 metri. Un risultato strabiliante, se si considera l’età della canoista tricolore (48 anni tra poche settimane) ed il distacco dalla medaglia di bronzo (appena 3 decimi).
L’intramontabile italo-tedesca ha vinto una sfida impensabile per qualsiasi altro essere umano ‘normale’: sconfiggere il tempo.  Otto partecipazioni e 5 medaglie a cinque cerchi non si conquistano per caso, ma solo se si possiedono doti tecnico-atletiche fuori da comune, accompagnate da serietà, passione, spirito di sacrificio ed una propensione innata alle nuove sfide.

Atlete come la Idem nascono, se va bene, ogni 50 anni. Ecco perché ci sembra opportuno che una fuoriclasse di questo calibro, terminata la prima fase della propria vita, si lanci in una nuova, affascinante, ma certamente complessa avventura: il rilancio della canoa italiana. 


Impossibile negarlo: le pagaie tricolori vivono un momento di profonda crisi. In terra britannica, Josefa a parte, erano presenti i soli Maximilian Benassi (subito eliminato in batteria) e Norma Murabito (impegnata domani nei 200 metri). Tre canoisti in tutto: una miseria per un movimento che in passato ci ha regalato panieri stracolmi di medaglie.
Il ritiro dell’icona Antonio Rossi lasciò un vuoto incolmabile. Per troppi anni questo sport si è affidato solo alle imprese dell’immarcescibile Idem, crogiolandosi nei suoi successi e nascondendo delle carenze strutturali tristemente evidenti.

La verità fa male: l’Italia, nella canoa velocità, recita il ruolo di comparsa sulla scena internazionale. In questi anni non si è varato un progetto serio per invertire la rotta. Soprattutto si nota come troppo spesso diversi talenti che vincono tutto a livello giovanile, in seguito si smarriscono nel passaggio tra i Senior.

Ecco perché una figura come quella della nativa di Gogh ci sembra imprescindibile. Con il suo carisma e la sua trentennale esperienza, infatti, l’italo-tedesca rappresenterebbe un punto di riferimento fondamentale per le nuove leve.
Un’occasione da non perdere: diamo a Josefa Idem le chiavi della canoa italiana.

 

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OA | Federico Militello

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