Da qualche settimana Parigi è tappezzata da giganteschi poster che pubblicizzano la bevanda Orangina e che turbano completamente la mia serenità.
In realtà ho visto che Orangina da molti anni ha adottato la strategia pubblicitaria del bestiario sexy senza che nessuno sia riuscito a fermarla, nonostante le molteplici movimentazioni. Pare che le vendite siano addirittura aumentate, permettendo al marchio una maggiore visibilità (nel bene e nel male) per poter competere con le più storicamente celebri bevande estive.
Le varie pubblicità che ho trovato vanno dal 2007 ad oggi e presentano tutte caratteristiche comuni.
La serie degli animali femmina (la lingua italiana è s
Questi pubblicitari sono anche ignoranti perché strumentalizzano persino la figura della geisha come si trattasse univocamente di una prostituta quando in realtà questo ragionamento è frutto di una semplificazione tutta occidentale. Tra l’altro non poteva non essere una gatta no? E via di stereotipi…..
Mesi fa mi era capitato di vedere qui e là in qualche brasserie o bar una cartolina, una locandina abbandonata al frigo-bevande, mi ero illusa che il tam tam delle associazioni e blogger qui così attive avesse fatto sparire dalla faccia della terra questa carrellata di animali violati e caricaturati, ma mi sbagliavo. Da due settimane circa vengo, come tutti gli altri cittadini della capitale francese e di chissà quante altre città, letteralmente aggredita dal ritorno di queste mostruosità che mi tendono agguati in metro, per la strada…ovunque!
Tra l’altro anche le immagini maschili della campagna pubblicitaria sono stereotipate, sexy-orsi palestrati e machi ostentano eccessiva virilità, Galletti super-eroe trasudanti ormoni e appetito sessuale, ma in ogni caso seppur stereotipati le loro anatomie non vengono caricate come quelle delle figure femminili, descritte decisamente più come troie, donne sessualmente disponibili, corpi esposti e non pin-up artisticamente interessanti come vorrebbero farci credere!
Tra l’altro lo stereotipo sta anche nella scelta degli animali, se l’orsa fosse stata una figura femminile tenera o un orso-uomo simpatico, oppure un uomo-cavallo anche virile ma non volgarizzato non avrei visto nulla di male. Ma orso e gallo come animali simbolo della forza e del predominio maschile (predominio soprattutto il gallo che governa il pollaio!) e sexy tigrotte pronte a fare la lap dance non lasciano veramente spazio a salvifiche alternative interpretative!
Navigando nel mare magnum del web sono inoltre inciampata su numerosi video, fra cui questo , spot sempre della medesima Orangina criticato e ritirato dalla Francia perché troppo allusivo ad un rapporto omosessuale! Ma vi rendete conto? Le città sono tappezzate di animali-femminili trasformati in puttane e troie da circo e hanno ritirato uno spot per paura che fosse gender-friendly?
Per fortuna oggi leggo sui giornali che a New York sono state legalizzate le unioni di persone dello stesso sesso e questo sinceramente mi riempie di gioia (guardate come titola il New York Times oggi), riuscendo a farmi dimenticare per un attimo questi poveri animali conciati, loro malgrado, per le feste.