Lotta ad Orbetello per la sovrapposizione totale tra la nuova Autostrada e l’Aurelia. Il sindaco della cittadina , Monica Paffetti è battagliera “Il Nostro Comune non ha diritto di veto sul tracciato dell’Autostrada Tirrenica. Ma governo e Regione si sbaglierebbero di grosso se insistessero su questa sovrapposizione. Si metterebbero contro un’intera comunità , 14999 orbetellani contro 15 mila. Il Comune percorrerebbe tutti i mezzi legali per contrastare questa calamità e non sarebbero rari i casi di disobbedienza civile”.
Cos’è successo ?
Dal dicembre 2008 sembrava che la questione dei 200 Km mancanti tra Rosignano e Civitavecchia , lungo un percorso altrimenti autostradale che va da Reggio Calabria alla Penisola iberica , fosse giunta in porto : l’Autostrada avrebbe utilizzato l’Aurelia , salvo alcune varianti , tra cui quella riguardante i 24 Km compresi tra la collina di Ansedonia e Fonteblanda-Talamone , diporto molto frequentato.
In questo tratto, quasi tutto nel comune di Orbetello , si sarebbe allontanata dalla costa per attraversare il massiccio calcareo nella zona dei Poggi , in buona parte della galleria.Abbandonati i progetto costosi dell’ex ministro Lunardi , si sceglieva una via più economica, ma senza colpire al cuore le economie dei territori attraversati.
Quindi tutti d’accordo , sia governo e Regione , sia i comuni interessati fra cui Orbetello, di cui era primo cittadino Altero Matteoli , contemporaneamente ministro delle Infrastrutture. Certo il Cipe proponeva un centinaio di raccomandazioni affinché il progetto non entrasse in collisione con le situazioni normali di paese civile ( come difesa ambiente e dei siti archeologici). Ma parevano precauzioni superabili senza difficoltà.
Si giunge al 28 giugno di quest’anno : riunione di tutte le parte interessate per la presentazione , da parte della Sat, società incaricata dell’opera. Paffetti racconta che i progettisti non potevano consegnare il piano perché dovevano spiegarlo, ma arrivati ad Orbetello il disegno è lucido senza capire cosa sarebbe successo. Subito dopo è venuto fuori l’arcano : la variante non c’era più. L’autostrada si sovrapponeva all’Aurelia.
Un progetto senza corsia d’emergenza , non c’è spazio , un garbuglio di complanari , per il traffico non a pedaggio. Col piano originario la complanare era l’Aurelia , ridotta in larghezza e arredata con verde pubblico e una pista ciclabile che avrebbe costeggiato le lagune di Orbetello e altre zone protette.
Qualcuno spiega che il voltafaccia , illazioni?, è dovuto al fatto che il piano originario avrebbe toccato le proprietà di due forti esponenti del centrodestra insediati tra i confini di Orbetello e Capalbio, Stefania Craxi e Luigi Bisgnani, e dai tagli Sat è stata salvata un’altra variante , assai simile a quella orbetellese , intorno a Cecina, città natale di Matteoli.
Alcuni interpretano il tutto senza la malizia(?) : con una delibera del 2010 la Cipe ha stabilito che al termine della concessione, nel 2046, la Sat non incasserà nessun subentro. Insomma ha cancellato con un colpo di spugna quasi 3,8 miliardi , pari all’intero investimento previsto per realizzare l’opera, fino allora garantiti alla Sat. La quale è intervenuta scegliendo la strada più breve : tagliare le spese. Uno dei tratti più costosi era la variante di Orbetello.
Ma governo, Regione Toscana e Sat non hanno fatto i conti con il sindaco. Per primo ha affrontato il governatore della Toscana Enrico Rossi , suo compagno nel Pd. Il governatore accettava la sovrapposizione Autostrada-Aurelia. Il sindaco quindi ha scritto al “Il Riformista” con i 101 buoni motivi per cui l’autostrada sovrapposta all’Aurelia non s’ha da fare. La Paffetti ricorda che il progetto mina al diritto alla salute , poiché rende difficoltoso raggiungere l’ospedale , intacca la sicurezza perché i vigili del fuoco dovrebbero compiere enormi giri per spegnere gli incendi , comporta la castrazione economica e per ultimo affosserebbe il turismo quello dei camping (cinque anni di cantiere a ridosso delle tende non aiuta).
Il governatore della Toscana ripete che l’Autostrada vada fatta di corsa ma con opportune varianti. La Sat studia un nuovo percorso. Matteoli non è più sindaco e il suo potere sta tramontando, dato che Rolando Di Vincenzo , capogruppo del Pdl in Comune, ha preso le distanze dal progetto Sat. Nel frattempo a fianco della popolazione locale si schierano pezzi da novanta della politica , come Giuliano Amato.
L’ultima parola al neosindaco “Se non ci sono i quattrini si aspettino tempi migliori : non possiamo uccidere una delle più belle zone d’Italia”