Fatta questa premessa, parlerò molto sinceramente. Io sono uno di quelli che ha preso Orfani per la grande pubblicità fatta su blog e siti dell'ambiente fumettistico, perchè da alcuni è stato presentato come una "boccata d'aria fresca", perchè sembrava una figata, perchè si promettevano botte, robottoni e fantascienza, perchè ho messo il "Mi piace" sulla pagina facebook di Orfani per ricevere gli aggiornamneti e la mia situazione mentale, quanto a curiosità, era del tipo "dai, quando esce voglio proprio vedere un pò che cavolo è sto Orfani" e cose simili. Perciò il 16 ottobre eccomi in edicola ad acquistarlo, per dare sfogo alla mia curiosità. Come si può evincere da quello che ho appena detto non sono un fruitore abituale di fumetti Bonelli, non ho opinioni in merito, semplicemente mi sono sempre direzionato su altri tipi di produzioni, percorsi della vita e attrazioni istintuali, nulla di più.
Esprimerò perciò le mie opinioni su Orfani libero da ogni pregiudizio e da ogni cognizione storicizzata del lavoro Bonelli, così come se fossi di fronte a qualsiasi altro fumetto. Qualcuno potrebbe prendere questa premessa come un'ammisione di ignoranza, e in fondo è proprio così, ma da amante del fumetto in generale e da lettore abituale di questi in tutte le salse, credo comunque di poter esprimere un giudizio solo sulla base di ciò che ho letto tenendo ovviamente conto del target di pubblico a cui è rivolto, del soggetto e del tipologia e modalità di distribuzione.
Partiamo dalla trama. Orfani presenta una storia non troppo originale, ma comunque gradevole e ben narrata, infatti il tutto comincia con un classico tema della fantascienza contemporanea ovvero: un catastrofico attacco alieno alla terra. I piani temporali che ci vengono presentati sono due. Nel primo la terra è stata appena attaccata da un potente e misterioso raggio alieno che ha devastato l'intera europa. Tra i pochi soppravvissuti all'attacco, un gruppo di bambini viene prelevato dalle forze militari e successivamente messo alla prova per formare una squadra di combattenti d'elite. Nel secondo piano invece ci troviamo nel bel mezzo di una battaglia tra terrestri e alieni, alla quale parteciperanno anche GLI ORFANI, ormai cresciuti e diventati combattenti fortissimi e spericolati.
Il salto temporale è ben congeniato e crea la giusta suspence e curiosità sia per scoprire gli eventi che hanno portato un gruppo di bambini spaventati a diventare dei guerrieri così forti e sia, ovviamente, per sapere come si evolverà il conflitto tra gli alieni e i terrestri. Perciò le premesse per prendere il secondo volume ci sono tutte.
Se la trama non presenta di certo una particolare originalità, è tuttavia raccontata con dinamicità e scorrevolezza. Inoltre le relazioni e le caratterizzazioni dei personaggi sono buone, anche se un pò stereotipate. Gli orfani si delineano, già da questo primo volume, come un gruppo di personaggi dalle caratteristiche ben definite, differenti nel carattere e nel modo di fare, che impariamo subito ad amare o odiare. La struttura, il modo di raccontare i fatti e i personaggi non possono non ricordarci certi telefilm e film di chiaro stampo statunitense, oltre al mondo videoludico. Questa ultima caratteristica è secondo me è degna di nota. Sfogliando Orfani sembra di aver a che fare con un (ben fatto) blockbuster all'americana: l'azione è adrenalinica, i dialoghi sono spesso un insieme di slogan, citazioni e frasi ad effetto, le immagini sono spettacolari, i personaggi hanno un carisma "da videogames", quasi potessimo scegliere quello che più ci piace, a seconda delle sue qualità, per farlo muovere sullo schermo.
Un'ultima particolare attenzione la meritano i disegni. Il lavoro di Mammuccari e il colore di Lorenzo de Felici e Annalisa Leoni sono davvero molto buoni. Il tratto di Mammuccari è semplice e raffinato e fortemente cinematico nella costruzione delle tavole. Gli ambienti e i personaggi sono magistralmente delineati, le scene di azione hanno la giusta dinamicità ed esprimono ottimamente la tensione, nello stesso tempo il disegno è sempre molto efficace anche nelle scene più riflessive. I colori sono vividi e sgargianti nelle scene più concitate, mentre si fanno più crepuscolari e tenui in situazioni più intime, risultando sempre estremamente funzionali alla narrazione e all'impatto percettivo ed emotivo sul lettore.
Per concludere, Orfani è un fumetto piacevole di fantascienza "soft", senza particolari pretese dal punto di vista riflessivo, non molto originale nella trama, ma comunque capace di intrattenere il lettore con un livello di tensione sempre alto e uno stile grafico fluido e raffinato. A mio personalissimo parere, non è un capolavoro, anzi è un fumetto nella norma, certamente di buona qualità, ma che non cambierà la vita a nessuno al quale, comunque, credo di dare una seconda opportunità prendendo la prossima uscita per vedere come proseguiranno le vicende introdotte in questo primo volume.