Orfani n°1Piccoli spaventati guerrieriSoggetto e Sceneggiatura: Roberto RecchioniDisegni Emiliano MammucariCopertina Massimo CarnevaleUn attacco alieno ha sterminato un sesto della popolazione terrestre. L'Europa è una delle regioni del globo più colpite. Durante le perlustrazioni nelle zone devastate, le squadre di soccorso trovano molti bambini senza genitori né parenti.Ragazzini dai sei ai quindici anni vengono reclutati ed addestrati ad essere combattenti pronti ad una missione interstellare. Lo scopo della missione: trovare chi ha portato la morte sulla Terra e ricambiare il favore.Orfani ha due caratteristiche principali. La prima è quella di essere la prima serie mensile della Sergio Bonelli Editore interamente a colori. La seconda è quella di essere la prima serie, Dylan Dog non conta anche se dall'anno prossimo seguirà lo stesso destino, ad essere divisa in stagioni di dodici numeri.La struttura narrativa realizzata da Roberto Recchioni (curatore anche del nuove destino dell'Indagatore dell'Incubo) è basta su un'alternanza tra passato e presente, Lost docet. L'argomento di base è la crescita, fisica e morale, di un gruppo di Orfani a partire dal loro ritrovamento dopo l'attacco alieno per giungere alla loro trasformazione in membri guerrieri di una squadra d'elite d'invasione interplanetaria.Piccoli spaventati guerrieri è il primo numero di questo esperimento. Il RRobe butta giù un sceneggiatura che coglie a mani basse i frutti più succosi di classici come Il signore delle mosche e Fanteria dello spazio. E' difficile non notare le assonanze con questi due capolavori e qualche altra citazione sia letteraria che cinematografica. Quello che in questo numero manca, ma che sicuramente verrà sviscerato in quelli successivi, è la trasposizione della sensazione di avere a che fare con dei bambini. Non bastano due accenni ai videogiochi ed alla dichiarazione "Siamo solo bambini", il lettore ha bisogno di qualcosa di più per empatizzare con i piccoli protagonisti e non traslarli già in adulti. In una trama semplice, ma efficace per catturare il lettore, è scontato il rapporto tra il Generale Nakamura e la psicologa direttrice del programma di addestramento, ma tant'è. La curiosità è di capire come negli anni, che separano le prime quaranta pagine dalle seconde, è nel capire come sono variati i rapporti tra gli Orfani.Copertina di Massimo Carnevale, come lo saranno tutte le altre fino alla dodici, di ottimo livello. Caratura internazionale e ottima forza d'impatto.I disegni di questo albo d'esordio sono di Emiliano Mammucari. Puliti, nitidi, precisi ed accurati. Il disegnatore predilige la raffigurazione dei suoi soggetti viventi e li caratterizza al meglio. Sicuramente, d'accordo con lo sceneggiatore è stato deciso di dare poca importanza ai dettagli tecnologici. A parte l'onda tachionica e la raffigurazione delle astronavi, di varie dimensioni e necessarie per il viaggio, la tecnologia non risulta essere rappresentata con ricchezza di dettagli. La sensazione è quella che al centro della narrazione verranno posti i veri protagonisti, gli Orfani appunti, i loro traumi, i loro sogni e le loro aspettative.Ovviamente non ci si può esimere dal commentare il colore, caratteristica richiesta, progettata e sviluppata dagli autori stessi e per la quale hanno avuto carta bianca dalla Bonelli. Ecco, non aspettatevi il colore vivido e luminoso degli albi Marvel. Non aspettatevi i colori su carta lucida di certi Dylan Dog Color Fest o di alcuni Color Tex. Aspettatevi delle tonalità che più si avvicinano ai Batman della DC però stampate su carta ruvida. L'effetto è ben curato, la saturazione ed i toni non tolgono i dettagli disegnati da Mammucari, e non stanca gli occhi: in fondo si tratta di 96 pagine a colori da leggere tutte d'un fiato. Quello che si può dire di questa prima prova colore è: convincente.Una curiosità . Il titolo dell'albo Piccoli spaventati guerrieri sembra essere un omaggio alla canzone Comici spaventati guerrieri, che nel suo testo ha un passaggio in cui si parla di "piccoli comici spaventati guerrieri" scritta da Roberto Vecchioni (che da Recchioni si distingue per solo una consonante). Altra teroria potrebbe portare al romanzo di Stefano Benni Comici spaventati guerrieri del 1986. Io propendo di più per la prima ipotesi in quanto il numero 2 di Orfani, in uscita il 16 Novembre 2013, avrà il titolo Non per odio ma per amore, che tanto ricorda un passaggio di una canzone di De Andrè.Ultima nota sullo stile grafico dell'albo. Quando viene messo di costa ricorda i vecchi Urania od i libri di fantascienza di qualche anno fa.Non ci credevo molto in questo progetto limitato in due stagioni da 12 episodi ciascuna, forse solo per disillusione dovuta alle ultime proposte sul mercato del fumetto italico. Devo dire che ne sono rimasto piacevolmente sorpreso ed incuriosito. Attendo il secondo numero per decidere se proseguire nell'acquisto della prima stagione.
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Orfani n°1Piccoli spaventati guerrieriSoggetto e Sceneggiatura: Roberto RecchioniDisegni Emiliano MammucariCopertina Massimo CarnevaleUn attacco alieno ha sterminato un sesto della popolazione terrestre. L'Europa è una delle regioni del globo più colpite. Durante le perlustrazioni nelle zone devastate, le squadre di soccorso trovano molti bambini senza genitori né parenti.Ragazzini dai sei ai quindici anni vengono reclutati ed addestrati ad essere combattenti pronti ad una missione interstellare. Lo scopo della missione: trovare chi ha portato la morte sulla Terra e ricambiare il favore.Orfani ha due caratteristiche principali. La prima è quella di essere la prima serie mensile della Sergio Bonelli Editore interamente a colori. La seconda è quella di essere la prima serie, Dylan Dog non conta anche se dall'anno prossimo seguirà lo stesso destino, ad essere divisa in stagioni di dodici numeri.La struttura narrativa realizzata da Roberto Recchioni (curatore anche del nuove destino dell'Indagatore dell'Incubo) è basta su un'alternanza tra passato e presente, Lost docet. L'argomento di base è la crescita, fisica e morale, di un gruppo di Orfani a partire dal loro ritrovamento dopo l'attacco alieno per giungere alla loro trasformazione in membri guerrieri di una squadra d'elite d'invasione interplanetaria.Piccoli spaventati guerrieri è il primo numero di questo esperimento. Il RRobe butta giù un sceneggiatura che coglie a mani basse i frutti più succosi di classici come Il signore delle mosche e Fanteria dello spazio. E' difficile non notare le assonanze con questi due capolavori e qualche altra citazione sia letteraria che cinematografica. Quello che in questo numero manca, ma che sicuramente verrà sviscerato in quelli successivi, è la trasposizione della sensazione di avere a che fare con dei bambini. Non bastano due accenni ai videogiochi ed alla dichiarazione "Siamo solo bambini", il lettore ha bisogno di qualcosa di più per empatizzare con i piccoli protagonisti e non traslarli già in adulti. In una trama semplice, ma efficace per catturare il lettore, è scontato il rapporto tra il Generale Nakamura e la psicologa direttrice del programma di addestramento, ma tant'è. La curiosità è di capire come negli anni, che separano le prime quaranta pagine dalle seconde, è nel capire come sono variati i rapporti tra gli Orfani.Copertina di Massimo Carnevale, come lo saranno tutte le altre fino alla dodici, di ottimo livello. Caratura internazionale e ottima forza d'impatto.I disegni di questo albo d'esordio sono di Emiliano Mammucari. Puliti, nitidi, precisi ed accurati. Il disegnatore predilige la raffigurazione dei suoi soggetti viventi e li caratterizza al meglio. Sicuramente, d'accordo con lo sceneggiatore è stato deciso di dare poca importanza ai dettagli tecnologici. A parte l'onda tachionica e la raffigurazione delle astronavi, di varie dimensioni e necessarie per il viaggio, la tecnologia non risulta essere rappresentata con ricchezza di dettagli. La sensazione è quella che al centro della narrazione verranno posti i veri protagonisti, gli Orfani appunti, i loro traumi, i loro sogni e le loro aspettative.Ovviamente non ci si può esimere dal commentare il colore, caratteristica richiesta, progettata e sviluppata dagli autori stessi e per la quale hanno avuto carta bianca dalla Bonelli. Ecco, non aspettatevi il colore vivido e luminoso degli albi Marvel. Non aspettatevi i colori su carta lucida di certi Dylan Dog Color Fest o di alcuni Color Tex. Aspettatevi delle tonalità che più si avvicinano ai Batman della DC però stampate su carta ruvida. L'effetto è ben curato, la saturazione ed i toni non tolgono i dettagli disegnati da Mammucari, e non stanca gli occhi: in fondo si tratta di 96 pagine a colori da leggere tutte d'un fiato. Quello che si può dire di questa prima prova colore è: convincente.Una curiosità . Il titolo dell'albo Piccoli spaventati guerrieri sembra essere un omaggio alla canzone Comici spaventati guerrieri, che nel suo testo ha un passaggio in cui si parla di "piccoli comici spaventati guerrieri" scritta da Roberto Vecchioni (che da Recchioni si distingue per solo una consonante). Altra teroria potrebbe portare al romanzo di Stefano Benni Comici spaventati guerrieri del 1986. Io propendo di più per la prima ipotesi in quanto il numero 2 di Orfani, in uscita il 16 Novembre 2013, avrà il titolo Non per odio ma per amore, che tanto ricorda un passaggio di una canzone di De Andrè.Ultima nota sullo stile grafico dell'albo. Quando viene messo di costa ricorda i vecchi Urania od i libri di fantascienza di qualche anno fa.Non ci credevo molto in questo progetto limitato in due stagioni da 12 episodi ciascuna, forse solo per disillusione dovuta alle ultime proposte sul mercato del fumetto italico. Devo dire che ne sono rimasto piacevolmente sorpreso ed incuriosito. Attendo il secondo numero per decidere se proseguire nell'acquisto della prima stagione.
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