ATTENZIONE: L’articolo potrebbe contenere degli involontari SPOILER.
E’ già passata una settimana dall’ultima volta che ho messo piede in questo posto. Tuttavia mi ritrovo con la mente ancora a venerdì scorso, a poco prima di mezzanotte. A quando tutto ha avuto una conclusione.
Sono passati cinque lunghi anni da quel 5 settembre 2008.
Seconda serata. Italiauno decide di mandare in onda, in mezzo all’immane marea di porcherie a cui ci ha abituati, una serie-tv fuori dagli schemi che prende titolo dal nome di un tecnico forense della polizia di Miami. Dexter, appunto.
Dexter ha un buon lavoro, un buon team di colleghi strampalati, una sorella sboccata che lo adora, una compagna separata che lo coccola. Dexter gioca a bowling, adora le ciambelle, ha un buon feeling con i bambini.
Dexter finge la sua normalità molto bene. Dexter ha un segreto. Il segreto si chiama Oscuro Passeggero.
Prodotta dalla Showtime, lo stesso coraggioso network tv di Californication e Masters of Horror (ma anche di Shameless e di The L World), Dexter è stata uno dei miglior telefilm dell’ultimo decennio, capace di fare incetta di premi durante il corso degli anni in cui è andato in onda. D’altronde, gli elementi c’erano tutti. Un soggetto convincente, un’interpretazione del cast magistrale, una regia con giochi di luci pazzeschi. E poi le musiche. Le sue musiche strumentali (in gergo rappresentano la Soundtrack Score) di Dexter sono qualcosa di sensazionale che va almeno una volta ascoltato per rendervi conto di cos’è stato questo serial. Difficilmente sono riuscito a resistere con costanza alla visione di una serie-tv così lunga. Ma con Dexter è stato amore a prima vista. A partire da quel venerdì di inizio settembre. Fin dal pilota, Dexter non mi aveva più lasciato.
L’ha fatto lo scorso venerdì, dopo 96 episodi, con un colpo di scena finale per nulla scontato ma che, da quanto ho letto, ha scontentato la gran parte di aficionados. Non me (Lascio alla sezione Commenti eventuali digressioni sull’argomento).
Intanto è arrivato il weekend.
Fine settimana che dovrebbe vedermi ancora alla ricerca dei funghi perchè il clima di questo periodo ha rallentato le dinamiche naturali e, di conseguenza, le previsioni sono saltate tutte. Poi c’è la partita. (E poi) Speriamo di poterci riposare un pò.
E, dulcis in fundo, c’è il brano di chiusura.
La canzone di questo venerdì è legata alla dance anni novanta. Un periodo particolarmente felice per me, in cui tutto era più leggero, dove c’erano le amicizie sincere, quelle senza scopi personali di fondo (QUI per approfondimenti).
Per voi, Dj Dado con Gimme Love. Buon fine settimana.
Riferimenti extra: Dexter su AiK
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