Organici scuola, la situazione sarà rivista

Creato il 27 giugno 2011 da Quattroparole

Gli organici di fatto 2011/2012 previsti per il Piemonte dal Ministero dell’Istruzione verranno rivisti e riequilibrati alla luce della crescita della popolazione scolastica regionale.

La notizia è giunta a seguito dell’incontro, avvenuto il 20 giugno a Torino fra l’assessore regionale all’Istruzione, Alberto Cirio, e il ministro Mariastella Gelmini; presente anche il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco de Sanctis.

“Ci sono regioni che negli ultimi tre anni, da quando è stata approvata la riforma, hanno mantenuto costante la propria popolazione scolastica, altre addirittura l’hanno vista diminuire. In Piemonte, invece – sottolinea Cirio – gli studenti sono aumentati, quindi è necessario e indispensabile rivedere la dotazione d’organico prevista allora per il nostro territorio, altrimenti la situazione rischia di diventare particolarmente gravosa e penalizzante. Il ministro Gelmini ha compreso e si è detto ampiamente disponibile ad accogliere le nostre richieste di riequilibrio già in sede di organici di fatto”. Nei prossimi giorni Cirio si recherà a Roma con i funzionari dell’Assessorato “per definire con i tecnici del Ministero una dotazione di personale che tenga conto di questa particolare criticità, anche alla luce delle peculiarità geografiche del Piemonte e delle qualità virtuose del nostro sistema scolastico, considerato da una recente indagine della rivista indipendente Tuttoscuola il migliore d’Italia”.

Intervenendo il 21 giugno durante il Consiglio regionale straordinario sulla scuola, l’assessore Cirio ha assicurato che “in Piemonte non si chiude nessuna scuola” e che “nel bilancio 2011 della Regione ci sono 10 milioni di euro per le assunzioni di personale. E’ un capitolo blindato, che non verrà assolutamente toccato in fase di assestamento. Lo scorso anno ci ha permesso di assumere 430 persone, ora porteremo il numero complessivo delle assuzioni a circa 700. Daremo priorità al sostegno, alle piccole scuole di montagna e alle scuole con classi sovraffollate nelle città. Le assunzioni riguarderanno per un terzo insegnanti generici, per un terzo insegnanti di sostegno e per un terzo personale di segreteria e bidelli”.


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