Organizzare uno swap party di beneficenza….l’idea mi è venuta dopo l’ultimo viaggio in Romania, quando la coppia di francesi che ci ha ospitato era stata invitata da alcuni amici ad un piccolo party di beneficenza organizzato in una casa privata.
Avevo già sentito parlare di swap party e finalmente questa è stata la giusta occasione per partecipare e vedere con i miei occhi di cosa si tratta e come funziona.
Che cos’è uno swap party?
Si tratta di una nuova forma di baratto tra privati che decidono di organizzare a casa propria una sorta di “festa” durante la quale, oltre a musica, balli, cibo, chiacchiere e divertimento si scambiano capi di abbigliamento ed oggetti di diverso genere che non usano più.
In realtà uno swap party prevede uno scambio reciproco di oggetti (swap significa, appunto, scambio) senza alcun ritorno in denaro, ma l’idea di organizzare un party per mettere in vendita le proprie cose e dare poi in beneficenza il ricavato mi è apparsa subito geniale.
Il mio primo swap party di beneficenza in Romania.
Il nostro amico francese aveva ricevuto un invito su facebook in cui un caro amico lo invitava ad uno swap party “particolare” (ovvero di beneficenza) organizzato a casa di una sua amica. Decidiamo, senza esitazione, di andare.
Ad aprirci la porta un sorridente ragazzo sulla trentina con un bambino sulle spalle. Ci accoglie con un abbraccio e subito ci sentiamo a nostro agio, come se fossimo a casa. Entriamo. La prima impressione è stata quella di trovarsi in una grande e gioiosa famiglia. Ci salutano tutti con abbracci e sorrisi, persino i bambini, che scorazzano liberi per tutta la casa ci vengono incontro felicissimi di vederci.
Mi guardo intorno. La casa non è molto grande e in ogni stanza sono stati allestiti dei banchetti pieni di abiti ed accessori di tutti i tipi. L’atmosfera è davvero calda ed accogliente. La padrona di casa, una giovanissima ragazza, mi spiega che ha organizzato questo swap party di beneficenza per raccogliere dei fondi a favore dei bambini ricoverati presso un ospedale rumeno in cui suo figlio ha combattuto e vinto la sua lotta contro la leucemia.
C’è tantissima gente, sono tutti allegri e rilassati; c’è chi chiacchiera di fronte al camino, chi sfoglia dei libri, chi spulcia tra gli abiti esposti, chi sorseggia del tè, chi balla e gioca con i bambini…insomma un’atmosfera quasi surreale.
Faccio un giro fra i banchetti in cerca di qualcosa da acquistare. Gli oggetti sono esposti tutti in ordine, con i cartellini dei prezzi fatti a mano vicino ad ogni articolo. Abiti, scarpe, sciarpe, borsette, vestitini per bambini, libri, riviste, accessori ecc… c’è solo l’imbarazzo della scelta. Una bambina mi offre un pezzetto di pane con la marmellata, la madre mi spiega che l’hanno fatta insieme a casa…ne compro un barattolo per 5 lei ( 1.15 € circa)…i soldi vanno subito nella cassetta delle donazioni. Tra una chiacchierata e l’altra conosco tantissima gente, tra cui Cristina, una dolcissima ragazza rumena con la passione per i prodotti naturali. Il suo banchetto è un paradiso di saponi, creme, profumi fatti tutti con le sue mani. Per 28 lei (6.40 € circa) compro da lei un burro cacao al caffè ed una crema al cacao e menta, entrambi deliziosi!
L’odore di dolci mi porta subito in cucina. Anche qui l’atmosfera è magica. Una signora sta sfornando dei muffin al cioccolato, ne compro uno per 2 lei (0.45 cent), e subito dopo un altro.
La serata prosegue tranquilla, tra musica di sottofondo, risate, giochi con i bambini e lunghe chiacchierate. E’ ora di andare, i banchetti sono quasi vuoti, compro una borsetta all’ultimo secondo, 5 lei. Di nuovo baci, abbracci e sorrisi. Indimenticabili.
Alex, il ragazzo che ci apre la porta mi strappa una promessa: organizzare una festa simile al mio rientro in Italia e far conoscere a più gente possibile questo modo di fare beneficenza. Decido di cominciare scrivendo questo articolo…
Come organizzare uno swap party di beneficenza?
Dopo questa strabiliante esperienza, organizzerò anche io al più presto uno swap party di beneficenza, ecco alcuni consigli utili per chi ha intenzione di organizzarne uno a casa propria:
- Munirsi di passione, entusiasmo e tanta volontà; sono le prime e più importanti cose che occorrono per organizzare questo tipo di evento;
- Scegliere accuratamente l’organizzazione per cui raccogliere i fondi, se non ne conoscete chiedete a qualche amico o conoscente di indicarvene una affidabile;
- Chiedete la collaborazione solo di persone di cui vi fidate ciecamente e che hanno la vostra stessa voglia di fare del bene; è fondamentale cooperare in armonia per raggiungere lo stesso fine nobile;
- Dopo aver “reclutato” i venditori e stabilito la data del vostro swap party di beneficenza è importante farlo sapere e quanta più gente possibile. Sicuramente i mezzi più efficaci per questo sono il passaparola tra amici e colleghi ed i social network (ad esempio si può creare un evento su facebook);
- Procuratevi una cassettina trasparente in cui raccogliere man mano i soldi;
- La merce in vendita deve essere pulita, in buone condizioni ed esposta in modo ordinato sui banchetti;
- Scegliere una buona musica di sottofondo, che permetta non solo di rilassarsi ma di poter dialogare senza dover alzare la voce;
- Organizzare un angolo per i bambini con giochi e merendine fatte in casa;
- Oltre che agli oggetti, si possono vendere anche dolci, marmellate, bevande (tè, caffè) fatti in casa;
- Assegnare agli oggetti un prezzo simbolico, lo scopo è quello di raccogliere fondi per cui l’oggetto in sé per sé è solo un pretesto per partecipare; infatti si possono fare delle donazioni anche senza dover per forza comprare qualcosa;
- Creare un’atmosfera accogliente, calda e rilassante, abbandonare ogni tipo di preoccupazione che riguarda la casa; magari prima dell’evento togliere di mezzo gli oggetti (soprammobili, vasi ecc) che possono essere rotti accidentalmente;
- Infine, ma non per ordine di importanza, accogliete e salutate tutti con un abbraccio ed un sorriso e ringraziateli per la loro presenza; in fondo sono tutti lì per la vostra buona causa.