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Orientarsi conviene!

Creato il 25 marzo 2015 da Propostalavoro @propostalavoro

La Buona Scuola tarda ad arrivare. Pare manchino i fondi necessari a coprire l'ambizioso piano di Governo per la messa a punto del nuovo sistema di istruzione italiano. Male, perché mentre a Roma temporeggiano, nel resto del paese sono già in atto iniziative per realizzare quanto la politica ha promesso.

Orientarsi conviene!

In tempi come questi, in cui l'economia e l'innovazione scattano frenetiche e la politica non riesce a stare al passo, la formazione può essere carburante o zavorra nella rincorsa al progresso economico e sociale.

Nel febbraio 2014, uno degli utlimissimi atti del Governo Letta era stato la recezione delle Linee Guida Nazionali per l'Orientamento Permanente. L'orientamento è un argomento caro a questo sito. Abbiamo visto lo scorso anno quanto sia importante, anzitutto, cogliere le nuove sfide per l'orientamento stesso, vale a dire capire queli saranno le nuove figure, ma prima ancora le nuove competenze da formare. E, ancora, quanto sia importante la certificazione delle competenze in esito ad un percorso di formazione o di apprendimento non formale – quello ricavato da esperienze di lavoro, ma anche di volontariato o semplicemente di vita quotidiana. Tutti processi che, per altro, se attuati possono essere finanziati dai fondi per le politiche di sviluppo europee.

Tornando alle Linee Guida del Ministro Carrozza, il loro nucleo era semplice e, per certi versi, rivoluzionario: se è sempre più vero che il cittadino di oggi e domani sarà sempre meno statico sul mercato del lavoro, allora è meglio che la politica gli insegni almeno ad essere dinamico nel modo giusto, a sapersi muovere tra opportunità e colloqui ed a saper valorizzare ciò di cui è capace. Saranno proprio queste le competenze che, apprezzate da un sistema imprenditoriale sempre meno propenso a lunghi "matrimoni" con i propri dipendenti, renderanno appetibile il cittadino.

Ricordiamo che, però, questo atteggiamento virtuoso può essere seriamente minato da un orientamento assente o, peggio ancora, da un cattivo orientamento. Sicuramente i personaggi della storia più o meno recente dei tweet di @Wordsfit che riportiamo qua sotto hanno avuto una capacità innata di sapersi orientare. Nonostante i pessimi consigli ricevuti, hanno creduto nelle proprie capacità ed insistito per la propria strada. E per fortuna! 

Lev Tolstoj fu un disastro alle scuole superiori. Venne descritto come "incapace e non disposto ad imparare".

— Words (@Wordsfit) 22 Marzo 2015

Beethoven maneggiava il violino in modo penoso. Il suo insegnante lo definì, "senza speranza come compositore".

— Words (@Wordsfit) 22 Marzo 2015

Il datore di lavoro di Michael Caine una volta gli disse, "Farai l'operaio tutta la vita".

— Words (@Wordsfit) 22 Marzo 2015

L'insegnante di musica di Enrico Caruso disse che non aveva voce e che non poteva cantare. I genitori volevano che diventasse un meccanico.

— Words (@Wordsfit) 22 Marzo 2015

Charlie Chaplin venne scartato dai capi degli studi cinematografici di Hollywood perché la sua pantomima venne considerata 'insensata'.

— Words (@Wordsfit) 22 Marzo 2015

Nel '44, la direttrice di un'agenzia per modelle disse a Marilyn Monroe, "Sarebbe meglio che tu facessi la segretaria, oppure ti sposassi".

— Words (@Wordsfit) 22 Marzo 2015

Dopo il primo provino di Fred Astaire, la nota dell'esaminatore riportava, "Non sa recitare. Non sa cantare. Sa ballare un pochino". -

— Words (@Wordsfit) 22 Marzo 2015

Walt Disney venne licenziato dall'editore di un giornale perché "mancava di immaginazione e non aveva buone idee". Walt Disney (1901-1966)

— Words (@Wordsfit) 22 Marzo 2015

Charles Schulz, il creatore di "Peanuts", si vide rifiutare ogni striscia che disegnava dallo staff del libro annuale della sua scuola.

— Words (@Wordsfit) 22 Marzo 2015

121 rifiuti per quello che poi divenne un libro da “Guinness dei Primati” - Insistere e persistere !!!! pic.twitter.com/kW9py32f2M

— Words (@Wordsfit) 22 Marzo 2015

Simone Caroli


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