Magazine Cucina
ggi voglio raccontarvi cosa sono riuscita a fare di tutto il raccolto di origano e affini, frutto della mia attività orticola di questa lunga estate. Mai come quest’anno ho raccolto così tanto origano e insieme a quello ho raccolto anche lo stupore degli amici increduli al fatto che l’origano possa crescere anche qui al nord!
Quindi, domenica scorsa, dopo aver recuperato i miei tre grossi mazzi di origano messi ad essiccare nella rimessa, rigorosamente a testa in giù e chiusi in sacchetti di carta del pane, ho eseguito il passo successivo, quello più lungo che consiste nel recupero delle foglie e dei fiori essiccati.
Solitamente, al termine di questo procedimento io sbriciolo bene tutto con le mani e qui mi aiuta anche la mia bimba che si diverte un mondo a cacciare le sue manine in questa montagna morbida di micro foglioline profumatissime!
Il passo finale è quello di triturare il più possibile le foglioline, magari aiutandosi con la mezzaluna.
Da qui in poi, e questo è stato il caso mio, è lecito chiedersi:”e adesso? Che ci faccio con tutto sto origano?”.La risposta è arrivata subito o quasi, agevolati dal fatto che ci stiamo avvicinando al Natale, periodo dedicato ai regali e ai “pensierini”, ma fatti con il cuore.Nella mia dispensa ho recuperato tanti piccoli vasetti dalle forme graziose, quelli che solitamente contengono salsine ricercate, miele ai gusti strani e altro, per intenderci: li ho lavati per benino, asciugati ancora meglio e poi la mia piccolina li ha riempiti con l’origano. L’effetto è stato piacevole alla vista già solo così, ma poi noi, per impreziosirli un po’, li abbiamo decorati con carta velina, passamaneria colorata e foglie di alloro: pronti per essere regalati da soli, chiusi in sacchettini di plastica trasparente o raccolti in piccoli cestini magari insieme ad altre erbe, a semi oppure a saponette profumate o a qualsiasi altra cosa che renda il vostro cestino particolare, profumato e soprattutto inedito.Un piccolo “pensierino”, appunto, ma…… “fatto con il cuore”!
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