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Origini dello Sviluppo personale.

Creato il 09 novembre 2011 da Copywriter @copywritermilan

Continuiamo il nostro viaggio “non solo coaching” analizzando le origini dello sviluppo personale, trattato nell’articolo precedente. Continua a leggere o se vuoi approfondire il tema coaching, clicca su coaching e trovi tutti i contatti (telefono o mail) che ti servono per iniziare il tuo percoso.

Origini dello sviluppo personale.

Matrice religiosa

Grandi religioni, come il abramitiche (Ebraismo, Cristianesimo e Islam) e religioni indiane, così come filosofie New Age, utilizzano da sempre pratiche come la preghiera, l’arte, la musica, la danza, il canto, la poesia, la scrittura, lo sport e le arti marziali. Pratiche che assolvono varie funzioni, migliorare la salute, offrire un momento di relax, soddisfare il proprio gusto estetico, e che possono anche collegarsi a “obiettivi finali” di sviluppo personale, come scoprire il senso della vita o migliorare la qualità di vita.

Michel Foucault ci racconta in La cura di sé, le tecniche di epimelia usate nell’antica Grecia e a Roma: dieta, attività fisica, astinenza sessuale, contemplazione, preghiera e confessione. Alcune delle quali divennero fondamentali in diversi rami del cristianesimo. Nello yoga, le cui origini in India risalgono a forse più di 3000 anni fa, le tecniche di sviluppo personale includono la meditazione, la respirazione ritmica, lo stretching e lo studo della posture. Wu Shu e Tai Qi Quan utilizzano alcune tecniche tradizionali cinesi, tra cui esercizi di respirazione e di energia, meditazione, arti marziali, così come le pratiche legate alla medicina tradizionale cinese, come la dieta, i massaggi e l’agopuntura. Nell’Islam, le tecniche di sviluppo personale includono preghiera rituale, la recita del Corano, il pellegrinaggio, il digiuno e tazkiyah (purificazione dell’anima).

sviluppo personale

Oltre alla matrice religiosa, per comprendere quello che è poi diventato nel 21° secolo lo sviluppo personale, vanno prese in considerazione due radici filosofiche: una occidentale e una orientale.

Aristotele e la tradizione occidentale

Il filosofo greco Aristotele (384 aC – 322 aC) nella sua Etica Nicomachea, ha definito lo sviluppo personale, come una categoria di phronesis o saggezza pratica, dove la pratica delle virtù (arete) porta a eudaimonia, comunemente tradotto come “felicità“, ma più precisamente intesa come “fioritura umana” o ” vivere bene”. Questi concetti sono alla base tutt’oggi della così detta psicologia positiva.

Confucio e la tradizione orientale

Nella tradizione cinese, la idee e la filosofia di Confucio (circa 551 aC – 479 aC)   continuano, tutt’oggi, a influenzare i valori della famiglia, l’istruzione e il management in Cina e tutta l’Asia orientale. Secondo Confucio la cura di sé è la premessa sicura per il bene della collettività: “Gli antichi che intendevano diffondere nell’Impero le più alte virtù ordinarono dapprima i loro Stati . Desiderando ordinare i loro Stati, regolarono dapprima le loro famiglie. Desiderando regolare le loro famiglie, coltivavano dapprima la propria personalità. Desiderando coltivare la propria personalità, cambiarono dapprima i loro cuori. Desiderando cambiare i loro cuori, cercarono di essere sinceri nel loro pensiero. Desiderando essere sinceri, cercarono di estendere la loro conoscenza. Tale estensione della conoscenza sta nella ricerca delle cose. Compiuta questa ricerca, la loro conoscenza divenne completa. Una volta completata la loro conoscenza, i loro pensieri furono sinceri. Essendo sinceri, i loro cuori furono trasformati. Trasformati i loro cuori, la loro personalità fu coltivata. Coltivata la loro personalità, le loro famiglie furono regolate. Regolate le famiglie, i loro Stati furono ben governati. Essendo gli Stati ben regolati tutto l’impero risultò tranquillo e felice.

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