Oristano, cittadina di 35mila abitanti, spazi verdi scarsi, pochi, inesistenti ed abbandonati. A Torangius, un quartiere popolare con circa 8mila residenti nessuno spazio verde, qualche angolo curato dai cittadini, tanto abbandono e disordine. Lungo via Versilia, arteria principale che delimita l’Oristano popolare e popolosa dal resto della cittadina ha un piccolo parco verde, curato e rigogliosissimo, un oasi di piante e erbetta nel deserto urbano. Circa 100 piante ed arbusti curati da 25 anni dai cittadini. Un tempo quell’angolo di terra tra via Versilia e via Marche era una discarica poi è diventato un bel parco. Ma, da qualche giorno ecco che sorge un cantiere. La zona è cantierabile, il proprietario è il comune. Infatti come scrive il Gruppo di intervento giuridico di Oristano sul suo blog
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“Il Comune di Oristano – proprietario del sito in base al decreto Pres. Giunta regionale n. 5/29 del 23 maggio 1986 di esproprio per la realizzazione del piano di zona “Torangius” – ha concesso, infatti, il sito all’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa – A.R.E.A. per larealizzazione di 10 appartamenti di edilizia popolare, anche se la deliberazione del Consiglio Comunale n. 102 del 9 novembre 2010 dà atto che “il perfezionamento della cessione dell’area in oggetto avverrà con successivo atto da stipularsi sulla base di apposita convenzione che regolerà modalità e corrispettivi della cessione”. La cessione non sembrerebbe, quindi, perfezionata, maA.R.E.A. – Distretto territoriale di Oristano avrebbe già pubblicato il bando di gara per la realizzazione del primo stralcio degli appartamenti lo scorso 11 marzo 2011.”
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Intanto però i cittadini vogliono quel parco e come se lo vogliono, potrebbero persino vantarne l’usucapione e magari averne il diritto all’indennizzo, i cittadini però vogliono solo del verde pubblico,il loro verde pubblico nulla più.
Intanto sempre sul blog del Gruppo di Intervento Giuridico si legge
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra hanno, quindi, inoltrato (18 aprile 2011) una richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni interventialla direzione generale e a quella territoriale di A.R.E.A. e al Comune di Oristano, segnalando l’opportunità di una considerazione di siti alternativi per la realizzazione degli appartamenti di edilizia popolare. Il Comune di Oristano e A.R.E.A. hanno oggi un’occasione d’oro per concordare una scelta intelligente e lungimirante, valida sul piano economico nonchè positiva per l’ambiente e per il coinvolgimento dei cittadini nella gestione della cosa pubblica. Un’occasione d’oro da non sprecare.
Intanto però nelle lamiere erte dal cantiere è apparsa la scritta “mafiosi” e non solo in città si notano necrologi funebri e quanto altro.
Il caso andrà avanti ed i cantieri?
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