Uno spettacolo penoso con i due contendenti per le primarie Pd in Liguria a rinfacciarsi vicendevolmente l’accusa di brogli. Per Sergio Cofferati, ufficialmente sconfitto dalle urne, “non finisce qui”, innanzitutto ricorrerà agli organi interni di garanzia del partito e, se necessario, anche alla Procura della Repubblica.
Ormai siamo al rutto finale di una pseudo democrazia forse mai nata, ma certamente senza più i connotati minimi di vitalità.
Ad Albenga, secondo l’ex Segretario della Cgil, si sono recate alle urne “comitive di extracomunitari”, così come a Lavagna e La Spezia dove il maggior numero dei votanti erano rispettivamente sudamericani e cinesi.
Rivolgendosi a Cofferati Claudio Burlando, Governatore uscente e grande sponsor di Raffaella Paita, la “vincitrice” di queste primarie, ha detto “Taci che a Migliarina (La Spezia) attivisti della Cgil hanno condotto molti residenti marocchini a votare per te”
Insomma, uno scambio di accuse vomitevole, e questi sono i nostri politici.
Da un lato uno che non ha mai lavorato un giorno della sua vita come Sergio Cofferati e che attualmente si intasca circa 20.000 euro al mese come eurodeputato praticamente senza essersi mai recato una volta a Bruxelles.
Dall’altro la moglie di Luigi Merlo, Presidente dell’Autorità portuale di Genova, nominato da Romano Prodi una prima volta e successivamente riconfermato (visto che aveva lavorato molto bene), persona molto chiacchierata per i rapporti stretti con “imprenditori” calabresi legati alla ‘ndrangheta. Merlo ha dichiarato che nel caso la moglie diventasse Presidente della Regione si dimetterebbe dall’incarico (tanto gli mancherebbero nove mesi alla scadenza naturale!).
Il fatto poi che la Paita, renziana di ferro, attualmente assessora alle infrastrutture (siamo messi bene!) nella giunta regionale sia una “creatura” di Burlando che ha presieduto la Regione Liguria negli ultimi dieci anni portandola allo sfacelo che è sotto gli occhi di tutti la dice lunga sulla volontà di cambiamento.
Ed in effetti i cittadini dovrebbero porsi una domanda, ma perché due persone come la Paita e Cofferati si scannano letteralmente per andare a governare una Regione praticamente fallita che dovrebbe portare i “libri in tribunale” ed oltretutto è pure “fisicamente distrutta”?
Voi, cari lettori, vi scannereste per andare a governare una regione ridotta in questo stato?
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro