Cara Virginia, fare le foto in montagna, soprattutto quando si va a sciare, non è la mia attività preferita. Se mi porto la macchina fotografica poi sono intralciata e non so dove metterla mentre scendo. Se uso il telefono, come di fatto ho fatto, mi gelo le mani (forse un giorno qualcuno mi regalerà quei guanti a cui lo schermo dell’iPhone è sensibile). E insomma vedo un sacco di cose che vorrei fotografare e le lascio andare. Tu dirai, non è che sei una grande fotografa, sei piuttosto una di parole (nonché di parola). E hai ragione. Ma insomma alla fine qualche immagine per ricordare quei monti ce l’ho. E le metto qui di seguito, a futura memoria.
La scia luminosa di un gatto delle nevi, all’imbrunire quando si battono le piste
Tempesta on the mountains Lo sturm und drang sta per abbattersi sulle montagne
E ora siamo qui nella pianura…
scenico tramonto sul laghetto artificiale di Segrate (Milano)
Yours Antonia
Cara A., nonostante gli intralci che hai descritto il senso della neve l’hai dato. E nonostante io sia più marina e poco sappia di montagna, la curiosità l’hai accesa. Ma oltre Segrate, quali altri posti hai visitato?
V.
Cara Virginia, Segrate la visito tutti i giorni, e ciò non ostante ne ammiro i tramonti! La montagna è trentina, sopra Marilleva, sopra Folgarida, di lato da Madonna di Campiglio. E siccome eravamo molto in alto, le montagne ci stavano intorno, e quelle cime che erano più alte di dove eravamo noi ci sembrava di dominarle. Dopo di che dire quali montagne siano implicherebbe una conoscenza dettagliata della geografia che ahimé mi manca. Supplisco con una cartina:
la versione estive delle montagne circostanti la mia vacanza