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Oro della Transilvania: antichi bracciali da 1 kg ciascuno

Creato il 23 gennaio 2011 da Zonwu
bracciali oro transilvania
La Transilvania è una regione della Romania ricca di miti e di leggende. Ma non è da Dracula e da racconti di non-morti che l'archeologo rumeno Bogdan Constantinescu è incuriosito, ma dal reperimento di incredibili bracciali d'oro riconducibili ad una cultura che di oro, in passato, sembrava possederne parecchio.
I bracciali arrivano a pesare circa un chilogrammo ciascuno. Dieci anni fa, alcuni saccheggiatori hanno sottratto dal sito rumeno di Sarmizegetusa Regia 24 di questi artefatti, 12 dei quali sono stati recentemente recuperati dalle forze dell'ordine.
I saccheggiatori sostengono che si tratti di realizzazioni ad opera di un loro compagno ormai defunto, che avrebbe creato questi bracciali fondendo antiche monete greche. Non si può escludere questa ipotesi: Paul Craddock, scienziato dei materiali, sostiene che i realizzatori di questi gioielli potrebbero aver creato una lega simile all'oro transilvano, facendola invecchiare nell'acido.
Ma ad escludere quasi definitivamente l'ipotesi dell'oro greco è il fatto che le monete greche sono generalmente realizzate con oro più puro di quello dei bracciali di Sarmizegetusa, la cui impronta chimica sembra essere direttamente riconducibile all'oro della Transilvania.
I bracciali, secondo le analisi di Craddock, sarebbero vecchi di 2.000 anni, e sono stati realizzati dall'antico popolo della Dacia.
"Sono i Daci, popolo misterioso contemporaneo degli antichi Romani. Governando la Transilvania secoli prima che Bram Stoker fantasticasse su Dracula, i Daci non hanno lasciato reperti scritti, ma i bracciali suggeriscono che erano ricchi di tesori, come gli storici hanno a lungo sospettato, data la ricchezza minerale dei fiumi e delle montagne della regione" spiega Constantinescu.
I bracciali sono stati disseppelliti dai saccheggiatori assieme ad alcune monete realizzate tra il 100 e il 70 a.C., il che suggerisce che questi artefatti siano stati realizzati o sepolti in quel periodo. L'impronta chimica indicherebbe che sono stati realizzati con oro probabilmente estratto da due fiumi nei pressi del sito di Sarmizetusa Regia.
Sarmizetusa Regia fu la capitale politica e religiosa della Dacia fino al 100 d.C., periodo in cui Roma conquistò la regione. I Daci erano un popolo di agricoltori e allevatori, un insieme di tribù confederate che praticavano anche la lavorazione del ferro e mantenevano una fitta rete commerciale con i popoli confinanti.
Ma dato che i Daci non hanno lasciato reperti scritti a testimonianza delle loro conquiste in campo tecnologico e sociale, possiamo solo fare affidamento sulle testimonianze romane per ricostruire la loro storia. E, ovviamente, possiamo analizzare e tentare di comprendere reperti archeologici rimasti sepolti per millenni.
I bracciali non erano di certo destinati ad un uso quotidiano. Potrebbero essere stati delle offerte a Zalmoxis, unico dio dei Daci, cosa che spiegherebbe perchè sono rimasti intoccati fino ad ora. "Probabilmente c'era una punizione divina, la dannazione, per chiunque avesse tentato di impossessarsi di questi gioielli. L'oro apparteneva al dio" ipotizza Constantinescu.
Ancient Transylvanians Rich in Gold, Treasure Shows

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