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ORO;Riscatto dei lingotti da record e Soros dimezza la sua esposizione

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

22 febbraio 2013 La quotazione del metallo prezioso sta vivendo un vero e proprio momento di incertezza: finita la spinta iniziale che portò le quotazioni al record di circa 1890 dollari l'oncia, l'oro ha cominciato un suo particolare percorso. Dopo quel massimo record, l'oro ha rimbalzato due volte sui "minimi" a 1535 dollari circa e ha sbattuto, questa volta per tre volte, sulla linea dei 1800 dollari.ORO;Riscatto dei lingotti da record e Soros dimezza la sua esposizione La preoccupazione è legata all'orientamento attuale del metallo prezioso: il timore di un crollo "epocale" si è affacciato nella mente di più di un analista.Paura di "pochi" che rischia di contagiare tutti: l'Spdr Gold Trust, il più grande Etf sull'oro fisico, ha visto un'emorragia di 20770 kg di oro in un solo giorno. Poca cosa rispetto al quanto resta ancora nel 'deposito' (circa 1300 tonnellate) ma comunque abbastanza per far sorgere leciti interrogativi.Daniel Smith di Standard Chartered ne è convito: "Se la gente si convincesse che il ciclo rialzista sta finendo, potrebbe innescarsi un circolo vizioso: si vende, i prezzi scendono e quindi si vende ancora".All'orizzonte, comunque sia, esistono ancora elementi in grado di contrastare l'andamento qui sopra proposto. (A tal proposito si legga: Currency War: gli analisti prevedono uno "scudo d'oro") E' altrettanto vero, però, che qualora i grandi fondi di investimento iniziassero a ridurre le loro posizioni sull'oro, l'effetto finale (sui prezzi) sarebbe ben più rilevante. Nel dubbio, intanto, George Soros ha dimezzato le sue quote sull'oro proprio in quell'Spdr Gold Trust.tratto da http://it.ibtimes.com 22 febbraio 2013


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