www.youtube.com/watch?v=d1RX_ppWuRg
Perché non passi in cavalleria, perché non venga dimenticato, perché finalmente si aprano gli occhi di quelli che lo seguono e che gli concedono il loro voto, perché nutro nel cuore la speranza che l’Italia, il nostro bel Paese, si meriti qualcosa di meglio che un infame omofobo ruffiano furfante truffatore ciarlatano mafioso piduista fascista e spero di non avere scordato nessuno degli aggettivi che bene definisco un uomo che mi far venire la voglia di dissociarmi dal genere umano, per non avere nulla a che spartire con lui.
Chi legge queste pagine lo sa bene, io non amo parlare di fatti di politica, soprattutto perché non voglio dare spazio alle continue baruffe ignobili dei nostri parlamentari. Ma questa volta, sento forte il dovere civico, in quanto uomo e in quanto italiano di prendere le distanze da Silvio Berlusconi come persona e come Istituzione. Io dissento dal modo in cui quest’individuo continua a prendersi gioco dell’Italia e degli italiani tutti, dal modo in cui egli ha degradato e continua a umiliare la nostra nazione, dallo squallore di cui si ammanta la sua vita privata e dai continui attacchi che egli porta alla dignità degli uomini, delle donne, degli omosessuali, degli extracomunitari, dei lavoratori, dei ricercatori, dei rappresentati della cultura nazionale o di chiunque la sua bacata concezione della vita e delle relazioni possa essere visto come una risorsa e non come una persona.
Mi oppongo fortemente a questo stato di cose, lo faccio nel nome di chi è morto per costruire l’unità nazionale, di coloro che sono caduti per difenderci e liberarci dalla dittatura fascista e dall’invasione tedesca, di tutti coloro che hanno dedicato la loro vita allo sviluppo del Paese e di quelli che sono stati barbaramente massacrati per difenderne l’ordine e le Istituzioni da un male chiamato mafia e che ancora oggi vive e si foraggia delle collusioni con politici corrotti che mettono nelle mani di malavitosi i destini di un intero popolo, con l’unico obiettivo di ingrassarsi le tasche.
Io rifiuto di essere rappresentato da Silvio Berlusconi. Non possiamo più tollerare che questo bieco spettacolo continui a perpretrarsi davanti ai nostri occhi. Quest’uomo è privo di controllo, parla e straparla senza porsi limiti in un eccesso di egotismo scellerato che sta portando l’Italia verso un baratro dal fondo del quale ci vorranno decenni per risalire. Egli e la sua combriccola di leccapiedi devono andare via dalle istituzioni, lasciare il posto a chi dovrà prendersi la responsabilità di risanare questa Italia ferita al cuore, umiliata, falcidiata. Il Paese emette il suo ultimo lamento, moribondo e inerme mentre sulle ceneri del passato Silvio B. danza facendosi beffe di tutti noi, del nostro presente, del nostro passato del nostro futuro.
Alziamo la testa, perché Silvio Berlusconi venga allontanato dalla Presidenza del Consiglio, carica che, ogni giorno di più, non è degno di ricoprire. Premiamo perché si dimetta o perché uomini retti decidano di chiudere questo triste capitolo della nostra storia.
Ci meritiamo qualcosa di meglio di questo squallore in cui Berlusconi ci ha cacciati.
2 novembre 2010, cittadino Marcello Marinisi