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Ortensia in vaso

Creato il 15 dicembre 2014 da Giardinaggio @Giardinaggionet

In questa pagina parleremo di :


Caratteristiche principali


Ortensia è il nome comune dell'Hydrangea, un genere di piante originarie dell'Asia orientale, soprattutto Cina, Giappone e Corea. Appartiene alla famiglia delle Hydrangeaceae e comprende circa una settantina di specie. L'ortensia è riconoscibile soprattutto per i suoi fiori molto caratteristici, riuniti in infiorescenze, dette corimbi, in cui l'asse principale si allunga indefinitamente e produce fiori laterali, che assumono forma sferica, conica o cilindrica. I fiori sono molto spesso bianchi, ma anche rosa, azzurri, rossi, e violetti. Il colore dei fiori di ortensia può essere influenzato anche dall'acidità del terreno. I fiori prenderanno una colorazione azzurra in un terreno più acido, mentre saranno rosa in uno più alcalino. Le specie più diffuse per la coltivazione in vaso sono l'Hydrangea macrophylla e l'Hydrangea paniculata che a loro volta si distinguono in decine di varietà diverse a seconda della forma e del colore dei fiori. Come l'ortensia "Little Lime", una paniculata, con fiori estivi che iniziano verdi e virano sul rosa o la "Mini Penny", una macrophylla, con fiori primaverili blu, che può rifiorire in autunno.

Ortensia in vaso cura


Hydrangea macrophylla.
L'ortensia è un arbusto perenne che fiorisce in primavera ed estate. Preferisce luoghi luminosi, ma non direttamente esposti al sole. Ha bisogno di un terriccio ricco di torba per mantenere un buon drenaggio e una giusta acidità. La temperatura non deve superare i 18 gradi, altrimenti la fioritura si può interrompere. Se si mantengono le condizioni ottimali i fiori possono durare anche otto settimane. L'ortensia ama i luoghi aperti: è preferibile collocarla su un balcone o su un terrazzo, piuttosto che all'interno dell'appartamento. È meglio scegliere un vaso grande, fino a 50-60 centimetri di diametro, per dare alla pianta tutto lo spazio necessario allo sviluppo dei fiori. L'ortensia in vaso ha bisogno di essere abbondantemente annaffiata per mantenere umido il terreno, che deve essere ben drenato per evitare i ristagni di acqua. Per le annaffiature è meglio non utilizzare acqua calcarea che potrebbe modificare il colore della pianta o rendere il terreno troppo basico con il rischio di rovinarla. Nel periodo della fioritura, una volta alla settimana, bisogna usare un fertilizzante ricco di potassio da diluire nell'acqua per le annaffiature.


Coltivazione ortensia in vaso


Ortensia in vaso.
L'ortensia in vaso ha bisogno di una potatura annuale. È un'operazione delicata che si effettua, per le piante coltivate in appartamento, in autunno al termine della fioritura. Si tagliano i rami che sono fioriti in primavera, avendo cura di lasciare una coppia di gemme per ramo. Si colloca la pianta in un ambiente freddo, su un terrazzo coperto per esempio, in attesa della primavera. È consigliabile attendere il terzo anno di vita per potare la pianta. Oltre alla potatura è necessario provvedere all'eliminazione dei rami più deboli, di quelli secchi e dei fiori appassiti. La riproduzione avviene per talea, che si preleva dai rami fioriferi, tagliando un pezzo lungo 10-15 centimetri. Le talee si pongono in una polvere con un ormone radicante per favorire la crescita delle radici. Poi si trasferiscono in un vaso con terriccio fertile e sabbia e si coprono con un sacchetto di plastica, controllando costantemente l'umidità del terreno. Dopo quaranta giorni compaiono i primi germogli. A questo punto si mettono le piantine in piccoli vasi di 10 cm di diametro, che si collocano all'aperto e all'ombra, al riparo dal freddo e dalle correnti d'aria.


Malattie dell'ortensia in vaso


Ortensia in vaso.
Le ortensie sono piante molto resistenti, ma possono essere colpite da alcune malattie soprattutto se coltivate in ambienti chiusi. Se la pianta ha un aspetto debole e le foglie iniziano a scolorire, vuol dire che non riesce ad assimilare le sostanze nutritive. Il terreno risulta troppo ricco di calcare che non permette alla pianta di nutrirsi. È opportuno intervenire trapiantando l'ortensia in un terreno più ricco e più acido. Un'altra malattia che può colpire l'ortensia in vaso è l'oidio o "mal bianco". La pianta e le foglie vengono ricoperte da una specie di muffa bianca. La malattia è provocata da un fungo che si riproduce in ambienti umidi. Bisogna assicurarsi di avere un buon drenaggio dell’acqua e di non bagnare direttamente le foglie. La pianta va trattata con un prodotto specifico. Se i boccioli non riescono a fiorire e vi sono macchie gialle sulle foglie siamo in presenza della muffa grigia. È necessario togliere le parti malate e utilizzare prodotti anti fungo specifici. Se sulle foglie si presentano delle macchie secche vuol dire che l'ortensia è infestata da parassiti. La pianta va immediatamente trattata con insetticidi adatti.





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