Cos’è
Conosciuta per essere la causa di una reazione allergica chiamata orticaria, l’ortica è una pianta erbacea perenne che cresce in zone boscose, nei viottoli o vicino alle case, fino ad altitudini di 2400 metri. Il suo nome botanico completo è Urtica dioica e appartiene alla famiglia delle Urticacee. La pianta si presenta con un fusto alto da 50 centimetri a un metro e mezzo, foglie opposte, ovali, picciolate e ricoperte di peli dal noto effetto urticante. Ma l’importanza dell’ortica non è legata al suo fastidioso effetto, ma alle sue numerose proprietà officinali, che per lungo tempo sono state scarsamente apprezzate e studiate. A scopo erboristico si usano la pianta giovane, le foglie, il rizoma e le radici. I fiori dell’ortica sono di colore verde chiaro raccolti in grappoli ramificati. La fioritura avviene tra giugno e ottobre. Il frutto è un achenio di forma ovale dal sapore acidulo. Le foglie dell’ortica si possono raccogliere tutto l’anno, mentre il rizoma e le radici in autunno. Dopo la raccolta, le parti della pianta vanno essiccate velocemente all’ombra. La raccolta della pianta va fatta prestando attenzione a non toccare a mani nude la peluria delle foglie, causa della reazione urticante. L’orticaria più aggressiva viene però scatenata da un’altra varietà di ortica, l’Urtica urens, le cui foglie sono costellate da una peluria più fitta. L’ortica di cui parliamo in questo articolo non va confusa con un’altra pianta officinale, chiamata ortica bianca, detta anche Lamio e appartenente alla famiglia delle Labiatae o Lamiacee. In questa sede ci riferiremo esclusivamente all’ortica del genere Urtica.
Proprietà
L’ortica non provoca solo la nota reazione allergica della pelle, ma anche altri effetti benefici dovuti alla presenza di diversi principi attivi contenuti nelle diverse parti della pianta. I frutti dell’ortica contengono oli grassi, mucillagini e proteine; le parti aeree, flavonoidi, vitamine, clorofilla, sali minerali e secretina; i peli urticanti contengono istamina, acelticolina e acido formico che è responsabile dell’effetto urticante. Infine, la radice dell’ortica contiene fenoli, tannino, steroli, lecitina e polisaccaridi. Con questa nutrita squadra di principi attivi, l’ortica entra a pieno titolo nelle formulazioni officinali create dall’omeopatia e dalla fitoterapia. Le proprietà della pianta riconducibili alla presenza delle sostanze appena elencate, riguardano l’azione diuretica e depurativa, antinfiammatoria e stimolante. I grassi dei semi avrebbero delle proprietà ricostituenti in caso di debolezza e astenia; alcune studi recenti avrebbero rivelato che la radice di ortica avrebbe effetti benefici in caso di ipertrofia prostatica, portando a una riduzione del volume della ghiandola. Il meccanismo di azione della pianta, in questo caso, non è del tutto chiaro, forse i fitosteroli e le lecitine della radice impedirebbero la proliferazione delle cellule prostatiche. Sempre la radice manifesterebbe un’azione diuretica e antinfiammatoria, che legata ai benefici sul tessuto prostatico determinerebbe un miglioramento della minzione con positivi effetti diuretici e depurativi. Le foglie di ortica, per la presenza di sali minerali e clorofilla, avrebbero un’azione antianemica. La clorofilla ha una formula chimica simile all’emoglobina umana. A livello gastrointestinale l’ortica avrebbe un effetto astringente e antidiarroico, ma anche digestivo. Quest’ultima azione si può in parte attribuire alla secretina, sostanza ormonale rilasciata dalla mucosa dell’intestino e stimolante della secrezione biliare, pancreatica e renale. Da qui l’effetto diuretico che permette l’impiego dell’ortica in casi di uricemia e gotta. L’ortica ha anche effetti antinfiammatori e può coadiuvare il trattamento di malattie reumatiche. In passato, per calmare i reumatismi si usava provocare sulla pelle, l’effetto urticante. Il calore, generato dal contatto con le foglie di ortica, permetteva di diminuire la sensazione dolorosa. Il succo di ortica tonifica e stimola il cuoio capelluto. Si usa per combattere la seborrea e la caduta dei capelli. L’azione benefica è dovuta al contenuto proteico della pianta che quando viene bollita o essiccata perde tutto il suo effetto urticante.
Usi
Per esplicare i suoi effetti benefici, gli estratti di ortica si possono assumere attraverso diverse preparazioni farmaceutiche, ma pochi sanno che in passato l’ortica veniva anche consumata a scopo alimentare. I germogli freschi della pianta, non possiedono l’effetto irritante e sono commestibili. Le formulazioni erboristiche che permettono di assumere gli estratti di ortica sono, invece, l’infuso, il decotto, la polvere di radice, l’estratto secco, il succo di pianta fresca e la tintura madre. L’infuso si prepara con le parti aeree e la radice. Si mettono 4 grammi, cioè tre, quattro cucchiaini di queste erbe, in una tazza d’acqua bollente e si filtra dopo dieci minuti. La dose consigliata è di tre, quattro tazze al giorno. Il decotto si prepara con i frutti e si può usare per applicazioni esterne. La polvere si ricava dalla radice e può essere contenuta in capsule. La dose consigliata è di 3, 4 capsule al giorno. Le capsule possono contenere anche l’estratto secco derivato dalla foglia. In tal caso la dose consigliata è di 1, 2 capsule al giorno. La dose consigliata per la tintura madre è di 40 gocce per tre volte al giorno. La tintura e il succo di ortica, si possono usare per applicazioni esterne. La dose consigliata è di soluzioni al 10% di tintura e al 5% di succo. L’uso di estratti di ortica è sconsigliato in gravidanza ( per l’effetto emmenagogo), in caso di ridotta efficienza cardiaca e renale e in caso di ipersensibilità individuale. L’ingestione di forti dosi di estratti di ortica può provocare dermatite, bruciore e forte irritazione gastrica.
Costi dei prodotti
In commercio si trovano prevalentemente prodotti cosmetici a base di ortica per il trattamento delle affezioni del cuoio capelluto e per la bellezza dei capelli. Le formulazioni per uso interno sono spesso abbinate a estratti di altre piante, come la serenoa repens. Una confezione di capsule con miscela di estratti di ortica e serenoa repens da usare in caso di ipertrofia prostatica e solo dietro suggerimento medico, costa tra 12 e 14 euro. Uno shampoo a base di ortica costa tra 3 e 5 euro.