Orticoltura biologica, l'inizio
Nell'orticoltura biologica anche le sementi devono essere biologiche. Acquistate presso gli appositi produttori, per avere, così, la certezza che non siano state trattate con prodotti chimici e non siano OGM (Organismo Geneticamente Modificato). Come ben sapete, il terreno va poi concimato, perchè le piante possano dare buoni frutti. Nell'agricoltura biologica si utilizzano la pratica del sovescio ed alcuni concimi, assolutamente non chimici: il letame fresco ed essiccato, la pollina, le ossa, il sangue animale, le farine di corna, la cenere di legna, i macerati di erbe, le alghe e la borlanda, le vinacce d'uva, il trinciato di ricino; ma anche fosforiti, fosfati, scorie "Thomas". Perchè il principio basilare è di apportare sostanze che "nutrano" i microrganismi responsabili della formazione dell'humus.
Orticoltura biologica, si continua
Nell'orticoltura biologica si utilizza anche il compostaggio, un validissimo modo per produrre da soli del fertilizzante, partendo da scarti dell'orto e di cucina, insieme a foglie secche, piccoli rami e sfalci d'erba. La pacciamatura, invece, serve per controllare le erbe infestanti senza l'ausilio dei diserbanti chimici, evitare dilavamento ed erosione, ma anche per limitare la formazione di croste, mantenere il terreno umido. Si esegue coprendo il terreno tutto intorno alle coltivazioni con cortecce, paglia, erba sfalciata. Il sovescio è la pratica agronomica in cui si seminano delle piante specifiche che vengono lasciate sul terreno a decomporsi e poi interrate nel terreno. Gli scopi sono apportare elementi nutrivi al terreno, aumentare la sofficità del terreno e migliorarne la struttura.
Orticoltura biologica, rotazione e consociazione
Un'altra tecnica utilizzata nell'orticoltura biologica è la rotazione colturale. La tecnica consiste nel cambiare, ogni anno, il tipo di specie coltivata nell'appezzamento. Lo scopo è impedire l'impoverimento del terreno, dovuto al prelievo, da parte delle colture, delle stesse sostanze nutritive. Il principio basilare è che colture diverse prelevano sostanze diverse, ma soprattutto in quantità diverse. Rotazione vuol dire "roteare" la presenza delle coltivazioni sullo stesso appezzamento, in un ciclo che generalmente dura quattro anni. Le piante vengono coltivate le une vicine alle altre, sfruttando le singole caratteristiche, perchè si proteggano a vicenda nella pratica della consociazione. In questo modo i parassiti vengono confusi dalla presenza di specie diverse e dal rilascio di sostanze ed aromi che li allontanano.
Orticoltura biologica, lotta biologica
La lotta biologica è l'ultima, ma non la meno importante, delle pratiche agronomiche che si utilizzano nell'orticoltura biologica. Con questa tecnica si favorisce la presenza dei predatori naturali dei parassiti che provvedono ad eliminarli dalle coltivazioni, senza dover ricorrere all'uso degli antiparassitari chimici. Consiste nel piantare siepi, tenere parti di prato incolte, l'installazione di casette nido, piantare varietà di fiori con odori fortemente repellenti per i parassiti. E' anche possibile procedere con i lanci dei predatori naturali, nel caso la loro naturale presenza nell'appezamento non sia in misura sufficiente a contrastare l'attacco in atto. Inoltre varie sostanze naturali come il macerato d'ortica, possono essere utilizzate per trattamenti naturali contro i parassiti.