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Orto botanico Palermo
L’Orto botanico di Palermo è uno dei più noti e ampi giardini botanici d’Italia. Si tratta di un’istituzione accademica, perché gestita dall’Università di Palermo. L’Orto ospita centinaia di specie mediterranee, tropicali e subtropicali, oltre a migliaia di erbe officinali che compongono l’Erbario, ovvero l’archivio con la classificazione di tutte le piante medicinali fino ad ora conosciute e censite. L’Orto botanico di Palermo è la meta preferita di studiosi e ricercatori, ma può essere visitato da chiunque, purché entro gli orati di visita stabiliti dall’Ente gestore, ovvero dall’Università di Palermo.
Caratteristiche
L’Orto botanico di Palermo ospita più di 12 mila specie di piante, molte delle quali provenienti anche dalle zone tropicali. Attraverso lo studio delle sementi e delle germinazioni, l’Orto botanico ha anche garantito la tutela e la diffusione di specie rare, utili e altrimenti a rischio di estinzione. Per la sua vastità e per la ricchezza di specie vegetali, l’orto è diviso in diverse sezioni, tra cui quelle originarie, cioè impostate fin dalla sua fondazione, circa tre secoli fa, e quelle che si sono via via aggiunte nel corso dei secoli, degli anni e in tempi più recenti. L’originaria disposizione dell’Orto è quella linneiana, in cui le piante erano disposte e classificate secondo lo schema del botanico Carlo Linneo. L’impianto è diviso in quattro aree che formano un parallelogramma e che al loro interno contengono delle aiuole. Queste a loro volta erano composte anche da piante rare che sono via via scomparse. Con il tempo, anche a causa dell’aggiunta di nuove specie, l’originario impianto linneiano ha subito delle sostanziali modifiche. L’ingresso dell’Orto è composto da un edificio in stile neoclassico, detto Gymnasium. Accanto a questo si trovano altri due piccoli edifici, il Calidarium e il Tepidarium. In fondo al viale dell’Orto si trova l’Acquarium, con una grande vasca circolare divisa in 24 comparti. In questi vengono coltivate piante acquatiche. Nell’Orto Botanico di Palermo sono state realizzate anche delle serre, che occupano circa 1300 metri quadri. Ognuna di queste, ospita specifiche specie di piante. Abbiamo dunque la serra delle succulente, la serra sperimentale, la serra della Regione, la serra per il salvataggio delle succulente e la serra delle felci. L’Orto è anche diviso in settori, ognuno dedicato alla coltivazione e allo studio di determinate tipologie di piante. A tal proposito citiamo l’ordinamento bioecologico e geografico, il settore sperimentale e delle piante utili, il settore di Engler, l’Erbario e la banca del germoplasma.
Storia
L’Orto botanico di Palermo venne realizzato nel 1779, quando l’Accademia dei Regi Studi istituì la cattedra di botanica e materia medica assegnandole un piccolo pezzo di terra da adibire ad orto per lo studio delle piante. Qualche anno dopo l’orto si rivelò troppo piccolo per approfondire gli studi di botanica e venne trasferito in una sede appartenuta in precedenza alla Santa Inquisizione. In questo luogo, presso il Piano di Sant’Erasmo, attuale sede, si tennero i roghi delle persone condannate a morte proprio dall’Inquisizione. Pian piano, l’orto si ingrandì con l’edificio del gymansium, con l’acquarium e con le serre, introdotte a partire dai primi anni dell’Ottocento. Alla fine dello stesso secolo, l’Orto botanico di Palermo contava la stessa superficie attuale, circa dieci ettari. Nel 1913, l’Orto si arricchì del Giardino coloniale, poi soppresso. Nel 1985 venne affidato al Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo. Nel 1993 venne creata anche la banca del germoplasma, sezione dell’Orto dedicata alla salvaguardia delle piante mediterranee.
Piante
Come già detto, l’Orto botanico di Palermo ospita più di 12 mila specie di piante. Elencarle tutte sarebbe impossibile. Proveremo però a citare le più importanti e rappresentative. Gran parte di queste piante appartengono alla flora mediterranea, tropicale e subtropicale. Esistono anche le piante acquatiche, ospitate nell’Acquarium e quelle delle serre. In queste coperture trovano spazio le piante grasse, banane, papaia e felci. Nel settore sperimentale e delle piante utili si trovano specie endemiche e tipiche della flora mediterranea, essenze di corteccia, piante tropicali già classificate e ancora studiate, quale cotone, canna da zucchero e sorgo. Sul versante Sud si trovano anche aree adibite alle piante officinali. Nel settore Engler, definito “nuovo settore”, si trovano gimnosperme, angiosperme monocoltilendoni e angiosperme dicotiledoni. L’Erbario, ospitato su alcuni edifici dell’Orto, si estende per seimila metri quadrati. Ospita specie mediterranee, anche siciliane. Gli esemplari al di fuori della Sicilia comprendono specie provenienti da paesi come Spagna, Portogallo, Cipro, Algeria ed Egitto, oltre ad alghe, licheni e miceti. Nella banca del germoplasma sono custoditi i semi delle specie mediterranee che rischiano l’estinzione. Tra le altre piante ospitate troviamo anche palma, bambù, araucaria, ninfee, orchidee, piante carnivore e piante medicinali come l’assenzio maggiore, il ginseng indiano, la canfora, lo stramonio comune e il papavero da oppio.