Prendiamo l'argomento alla larga: la "cottura a risotto" è un metodo di cottura del riso tipicamente italiana, che consiste nel tostare il riso, unendo poi un soffritto di aromi, e, gradualmente, un liquido caldo tipo brodo fino al raggiungimento della cottura.
L'unica informazione che sono riuscita a reperire sulle origini dell'orzotto e sul suo metodo di cottura, ovvero la stessa tecnica sopra citata applicata al riso, riguarda la pagina del comune di Brenzone , che segnala la scelta culinaria di dar vita all'orzotto, dal momento che il riso a 1900 metri ha problemi di cottura.
Questa indicazione, non altrimenti verificata, la prendiamo per buona e la uniamo alla convinzione che questo cereale, particolarmente ricco di doti, così cucinato è particolarmente saporito.
Da quando mi sto dedicando a questa recente dieta dimagrante ho anche imparato a variare più frequentemente la tipologia di cereali alternandoli al pane e alla pasta: mi sembra un pratica abbastanza salutare, dal momento che ciascuno di essi ha proprietà organolettiche e nutritive differenti.
Ho scoperto, ad esempio, che il betaglucano contenuto nell'orzo, tra le tante virtù, aiuta a combattere il colesterolo e a migliorare il metabolismo del glucosio: ottimo per me che ho un metabolismo glucidico lento.
E' il caso di questo piatto: mi sono ricordata di una scuola di pensiero che ritiene che un buon risotto si prepari aggiungendo il brodo ma senza mai mescolare, e così ho fatto nella cottura di questo orzo. Qualcuno dice che la perfezione di farro e orzo si ottenga lasciandoli riposare qualche minuto dopo la cottura. Io mi sono limitata a mantecarli con verdure, burro e parmigiano, e a lasciarli in pentola per il tempo necessario ad apparecchiare.
A voi la prova: con pochissimi ingredienti io ho ottenuto la mia "onda", e ho anche preparato un piatto che in termini di tempo davanti ai fornelli mi ha fatto notevolmente risparmiare rispetto ad un risotto. Ho anche constatato che è vero che l'orzo (dal momento che gonfia di precchio il suo volume e passa lentamente attraverso l'intestino) mantiene il senso di sazietà più a lungo. Una ricetta light, rapida, ma molto saporita. E decisamente adatta ai più piccoli!
- orzo perlato, 60g a testa (peso a crudo)
- passato di verdure a vostra scelta
- burro, una grossa noce a testa
- parmigiano grattugiato, q.b.
Due diversi percorsi: il primo più dietetico, il secondo più saporito.
1. Per me l'ho preparato così.
Lessate l'orzo in abbondante acqua salata in un rapporto di una parte - una parte e mezza di acqua per ogni parte di orzo (esempio: 100g di orzo e 100-150g di acqua).
Io non l'ho tenuto in ammollo prima, e l'ho cotto in 40-45 minuti a fuoco medio. Praticamente "metti in pentola e vai via". Mi piace un pò al dente, quindi ho ottenuto la consistenza che volevo. In pentola a pressione si fa prima (metà del tempo) ottenendo una consistenza più morbida.
Appena spento, l'ho lasciato nella poca acqua di cottura che era rimasta, in pentola senza coperchio. Di tanto in tanto rimescolavo.
Dopo pochi minuti l'acqua era quasi completamente assorbida ma l'orzo era umido.
Ho aggiunto un passato di verdure molto caldo (semplicemente lesse e passate al mixer) a cui avevo scolato l'acqua di cottura, nella giusta quantità per non farne un brodo, e ho aspettato che anche questo si assorbisse un pò.
2. Per il resto della famiglia:
Ho aggiunto una noce di burro per ogni piatto, quando ancora era caldo, ed una manciata di parmigiano, ho poi mescolato velocemente per mantecare, ho impiattato.