Se pensavate che lo scorso anno la cerimonia degli Academy Awards avesse riservato molte sorprese, in questa nuova edizione (che si terrà a Los Angeles il prossimo 27 febbraio) allora ci sarà da rimanere a bocca aperta: già dalle nominations, avvenute pochi giorni fa, si può capire quanto gli eventi abbiano preso una piega insolita. Fin dai Golden Globe, la cui cerimonia si è svolta qualche settimana fa, si sarebbe dovuto evincere quanto gli eventi potrebbero svolgersi in maniera molto diversa rispetto a quanto si era pensato nei mesi precedenti: il film che molti ritenevano favorito, Inception di Christopher Nolan, è stato letteralmente surclassato dalla furba e pretenziosa creatura di David Fincher (lo storico regista di 7even e di Fight Club, ovvero l'acclamatissimo "The Social network", che strizza sapientemente l'occhio al fenomeno più coinvolgente degli ultimi dieci anni incalzando il pubblico con la storia controversa e a tratti misteriosa del creatore di Facebook, Mark Zuckerberg (piazzandoci anche un ingrassato Justin Timberlake, per la gioia delle nutrite schiere di ragazzine. A quanto pare i deliri onirici di Nolan e la maestosa interpretazione della Cotillard e di Sir Di Caprio nulla hanno potuto contro la mossa a effetto di Fincher, che con il suo film chiude il cerchio attorno al successo del social network più amato di sempre e porta a casa la maggior parte delle statuette ai Globes (non tutti meritati a mio parere, essendo un Inceptioniano convinto. Ma la situazione potrebbe venire stravolta in seguito agli ultimi sviluppi: nella categoria "Miglior Film" sono ben dieci i titoli proposti e tutti quanti sembrano mettersi in selvaggia competizione l'uno con l'altro, soprattutto ora che, oltre a Inception e The Social Network, sembrano essersi aggiunti anche due capolavori quali "Il discorso del Re" di Tom Hooper (una panoramica dell'Inghilterra durante le prime fasi della seconda guerra mondiale e un ritratto dell'amicizia nata tra il balbuziente Re Giorgio VI -un sensazionale Colin Firth- e il suo logopedista, interpretato da un altrettanto incredibile Geoffrey Rush)e "Il cigno nero", ultima fatica del regista Darren Aronofsky, il visionario che ha commosso, irritato e fatto piangere milioni di spettatori con "Requiem for a Dream" e che ha mosso tutti a compassione verso un derelitto Mickey Rourke due anni fa in "The wrestler". Per non parlare de "127 ore" di Danny Boyle, con cui trasforma James Franco (il quale, oltre a essre candidato nella categoria "Miglior attore protagonista", condurrà la cerimonia insieme alla stupenda Anne Hathaway )nell'alpinista che sette anni fa rimase bloccato sotto una frana e fu costretto a tagliarsi un braccio poer liberarsi, e del promettente "Il Grinta", remake dello storico Western, qui visto con gli occhi dei Fratelli Coen; inoltre, a sopresa, l'academy ha candidato in questa categoria anche il mastodontico ultimo lavoro della pIxar, il favoòloso "Toy Story 3" di Brad Bird. Insomma, le sorprese non mancheranno, sperando che il favore dei giudici non vada prevedibilmente tutto verso David Fincher, senz'altro meritevole, ma non poi tanto da meritare una vittoria certa su tutta la linea come molti sostengono. ingiusta, a mio parere, è stata l'esclusione di "Inception" (che meriterebbe davvero di vincere nelle principali categorie, pèer la sceneggiatura originale senz'altro) dalla categoria "Miglior regia", dal momento che il film di Nolan h ammaliato milioni di spettatori proprio grazie alla sua mano salda nel dirigere fli attori e nel riprendere le scene spettacolari arricchite con effetti incredibili. Ma si sa che all'Academy certi film acclamati dal pubblico vengono snobbati, ahimè. Tra gli altri film che promettono di portare a casa almeno una statuetta trooviamo "The fighter" (candidato principalmente alla regia, alla miglior sceneggiatura originale e miglior attore non protagonista Christian Bale),e "I ragazzi stanno bene" (Miglior attrice non protagonista Annette bening e miglior sceneggiatura originale), mentre sempre più serrata sii fa la sfida tra i candidati alla categoria "Miglior attore protagonista", i cui principali favoriti sono Jesse Eisenberg (la sua interpretazione in "The social network" lo meriterebbe) e Colin Firth per "Il discorso del Re", anche lui di certo meritevole. In coda troviamo Javier Bardem per "Biutiful" di Alejandro Gonzalez Inarritu, Jeff Bridges che cerca di replicare il successo dello scorso anno con la sua interpretazione ne "Il Grinta", in uscita da noi il prossimo 18 febbraio, e infine James Franco con il già citato "127 ore". Per le attrici protagoniste regna incontratsata nei pronostici Natalie Portman per la sua magistrale interpretazione ne "Il cigno nero", in cui mostra una bellezza tanto pura quanto folle ed è "minacciata" solo dall'altra favorita, Annette bening per "I ragazzi stanno bene". Spiccano tra i non protagonisti i nomi di Geoffrey Rush per "Il discorso del Re" e Jeremy Renner per "The town", mentre per le attrici non protagoniste troviamo le favorite Amy Adams ("The fighter") e Helena Bonham Carter ("Il discorso del Re"). Infine per la miglior sceneggiatura originale se la giocano Inception e The Fighter.
Che dire, staremo a vedere, ma quello che è sicuro è che ci saranno molte sorprese in questa nuova edizione, sperando di non ricevere cocenti delusioni. E per chi è convinto che la battaglia sarà tra Inception e thes ocial network si può solo dire: "Niente è come sembra". Chi vuole intedere intenda.
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Se pensavate che lo scorso anno la cerimonia degli Academy Awards avesse riservato molte sorprese, in questa nuova edizione (che si terrà a Los Angeles il prossimo 27 febbraio) allora ci sarà da rimanere a bocca aperta: già dalle nominations, avvenute pochi giorni fa, si può capire quanto gli eventi abbiano preso una piega insolita. Fin dai Golden Globe, la cui cerimonia si è svolta qualche settimana fa, si sarebbe dovuto evincere quanto gli eventi potrebbero svolgersi in maniera molto diversa rispetto a quanto si era pensato nei mesi precedenti: il film che molti ritenevano favorito, Inception di Christopher Nolan, è stato letteralmente surclassato dalla furba e pretenziosa creatura di David Fincher (lo storico regista di 7even e di Fight Club, ovvero l'acclamatissimo "The Social network", che strizza sapientemente l'occhio al fenomeno più coinvolgente degli ultimi dieci anni incalzando il pubblico con la storia controversa e a tratti misteriosa del creatore di Facebook, Mark Zuckerberg (piazzandoci anche un ingrassato Justin Timberlake, per la gioia delle nutrite schiere di ragazzine. A quanto pare i deliri onirici di Nolan e la maestosa interpretazione della Cotillard e di Sir Di Caprio nulla hanno potuto contro la mossa a effetto di Fincher, che con il suo film chiude il cerchio attorno al successo del social network più amato di sempre e porta a casa la maggior parte delle statuette ai Globes (non tutti meritati a mio parere, essendo un Inceptioniano convinto. Ma la situazione potrebbe venire stravolta in seguito agli ultimi sviluppi: nella categoria "Miglior Film" sono ben dieci i titoli proposti e tutti quanti sembrano mettersi in selvaggia competizione l'uno con l'altro, soprattutto ora che, oltre a Inception e The Social Network, sembrano essersi aggiunti anche due capolavori quali "Il discorso del Re" di Tom Hooper (una panoramica dell'Inghilterra durante le prime fasi della seconda guerra mondiale e un ritratto dell'amicizia nata tra il balbuziente Re Giorgio VI -un sensazionale Colin Firth- e il suo logopedista, interpretato da un altrettanto incredibile Geoffrey Rush)e "Il cigno nero", ultima fatica del regista Darren Aronofsky, il visionario che ha commosso, irritato e fatto piangere milioni di spettatori con "Requiem for a Dream" e che ha mosso tutti a compassione verso un derelitto Mickey Rourke due anni fa in "The wrestler". Per non parlare de "127 ore" di Danny Boyle, con cui trasforma James Franco (il quale, oltre a essre candidato nella categoria "Miglior attore protagonista", condurrà la cerimonia insieme alla stupenda Anne Hathaway )nell'alpinista che sette anni fa rimase bloccato sotto una frana e fu costretto a tagliarsi un braccio poer liberarsi, e del promettente "Il Grinta", remake dello storico Western, qui visto con gli occhi dei Fratelli Coen; inoltre, a sopresa, l'academy ha candidato in questa categoria anche il mastodontico ultimo lavoro della pIxar, il favoòloso "Toy Story 3" di Brad Bird. Insomma, le sorprese non mancheranno, sperando che il favore dei giudici non vada prevedibilmente tutto verso David Fincher, senz'altro meritevole, ma non poi tanto da meritare una vittoria certa su tutta la linea come molti sostengono. ingiusta, a mio parere, è stata l'esclusione di "Inception" (che meriterebbe davvero di vincere nelle principali categorie, pèer la sceneggiatura originale senz'altro) dalla categoria "Miglior regia", dal momento che il film di Nolan h ammaliato milioni di spettatori proprio grazie alla sua mano salda nel dirigere fli attori e nel riprendere le scene spettacolari arricchite con effetti incredibili. Ma si sa che all'Academy certi film acclamati dal pubblico vengono snobbati, ahimè. Tra gli altri film che promettono di portare a casa almeno una statuetta trooviamo "The fighter" (candidato principalmente alla regia, alla miglior sceneggiatura originale e miglior attore non protagonista Christian Bale),e "I ragazzi stanno bene" (Miglior attrice non protagonista Annette bening e miglior sceneggiatura originale), mentre sempre più serrata sii fa la sfida tra i candidati alla categoria "Miglior attore protagonista", i cui principali favoriti sono Jesse Eisenberg (la sua interpretazione in "The social network" lo meriterebbe) e Colin Firth per "Il discorso del Re", anche lui di certo meritevole. In coda troviamo Javier Bardem per "Biutiful" di Alejandro Gonzalez Inarritu, Jeff Bridges che cerca di replicare il successo dello scorso anno con la sua interpretazione ne "Il Grinta", in uscita da noi il prossimo 18 febbraio, e infine James Franco con il già citato "127 ore". Per le attrici protagoniste regna incontratsata nei pronostici Natalie Portman per la sua magistrale interpretazione ne "Il cigno nero", in cui mostra una bellezza tanto pura quanto folle ed è "minacciata" solo dall'altra favorita, Annette bening per "I ragazzi stanno bene". Spiccano tra i non protagonisti i nomi di Geoffrey Rush per "Il discorso del Re" e Jeremy Renner per "The town", mentre per le attrici non protagoniste troviamo le favorite Amy Adams ("The fighter") e Helena Bonham Carter ("Il discorso del Re"). Infine per la miglior sceneggiatura originale se la giocano Inception e The Fighter.
Che dire, staremo a vedere, ma quello che è sicuro è che ci saranno molte sorprese in questa nuova edizione, sperando di non ricevere cocenti delusioni. E per chi è convinto che la battaglia sarà tra Inception e thes ocial network si può solo dire: "Niente è come sembra". Chi vuole intedere intenda.
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