La parola d’ordine per la notte degli Oscar 2012, conclusasi mentre noi tutti europei eravamo tra le amorevoli braccia di Morfeo, è prevedibilità: i risultati delle votazioni infatti rispecchiano ampiamento quello che tutti gli addetti ai lavori avevano previsto da tempo. Vince e fa incetta di premi il film francese The Artist (2011).
Ben 5 statuette per il film del regista Michel Hazanavicius, pellicola muta, in bianco e nero che racconta le traversie del celebre attore del cinema muto George Valentin negli USA degli anni ’30. Su 10 nomination totali The Artist vince l’oscar per il miglior film, migliori costumi, miglior colonna sonora, miglior regista e miglior attore protagonista (Jean Dujardin).
L’attore e comico francese Jean Dujardin batte sul filo di lana colleghi del calibro di Brad Pitt (L’arte di vincere), George Clooney (Paradiso Amaro) e Gary Oldman (La talpa).
La statuetta per la migliore interpretazione femminile va a Meryl Streep per il film The Iron Lady, che supera Rooney Mara nel riadattamento hollywoddiano di Uomini che odiano le donne e Viola Devis per il convincente e poetico The Help.
Il film di Tate Taylor (The Help) si rifà però vincendo la categoria attrice femminile non protagonista con Jessica Chastain.
Incetta di premi anche per Hugo Cabret, pellicola del 2011 diretta ma Martin Scorsese e prodotta da Johnny Depp, che si aggiudica 5 statuette su ben 11 nomination: miglior fotografia, miglior scenografia, migliori effetti speciali, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro.
Per quanto riguarda il miglior film straniero, l’oscar da a Una Separazione, film del 2011 di Asghar Farhadi che racconta la storia di una coppia iraniana che vuole separarsi in un ambiente culturale e sociale in cui il divorzio non è completamente contemplato.
Per il miglior lungometraggio animato vince Rango, film di Gore Verbinski sulle avventure di un camaleonte domestico.