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Oscar 2014: Libri da Oscar

Creato il 09 marzo 2014 da Silviaraffa

Oscar 2014

Solo alcuni giorni fa si è conclusa l’edizione degli Oscar 2014. Come ormai molti sapranno, anche  l’Italia è stata premiata grazie al film “La grande bellezza” di Sorrentino, che ha vinto l’Oscar come miglior film straniero; mentre ha vinto l’Oscar per il miglior film “12 anni schiavo”. In realtà, secondo me, avrebbero potuto vincerlo tutti e 9 i film candidati. Avrei, magari, dato un premio di consolazione al povero Leonardo DiCaprio, escluso persino dalla selfie con gli altri colleghi. A parte gli scherzi, l’avrebbe davvero meritato anche lui. Detto questo, vediamo un po’ i libri da cui sono stati tratti alcuni dei film candidati.

Almeno qui diamo la precedenza al film “The Wolf of Wall Street” di Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese. Il protagonista è lo stesso DiCaprio, che veste i panni del broker Jordan Belfort. Il film è stato tratto proprio dall’omonima autobiografia di Belfort, imprenditore statunitense che venne arrestato nel 1998 per  frode e riciclaggio di denaro.

Il film vincitore, “12 anni schiavo”, prodotto da Brad Pitt  e diretto da Steve MQueen, è invece tratto dall’omonima autobiografia di Solomon Northup, un afro-americano vissuto nella prima metà dell’800. Nato libero, venne venduto e ridotto in schiavitù quando era poco più che trentenne. Venne liberato 12 anni dopo e decise di mettere per iscritto ciò che gli era capitato. All’epoca vendette numerose copie, tanto da essere considerato un bestseller.

Da una vicenda realmente accaduta negli anni Settanta  si è ispirato il film “American Hustle”, tratto dal libro di Robert W. Greene “The sting man”, tradotto in italiano con il titolo “Il re della truffa”.  Nel libro il protagonista è Mel Weinberg, un truffatore, prima arrestato e poi assoldato dall’FBI nel 1977 per condurre l’operazione Abscam, al fine di poter smascherare la corruzione negli alti ranghi della politica. Nel film i “truffatori redenti” sono due, Irving Rosenfeld e Sydney Prosser, con Christian Bale nel ruolo di Rosenfeld e Amy Adams nel ruolo della Prosser.

Ancora un’autobiografia è stata la fonte di ispirazione per un altro film candidato agli oscar, “Captain Phillips” con Tom Hanks nel ruolo proprio di Richard Phillips, autore dell’autobiografia. Il libro, dal titolo “A Captain’s Duty: Somali Pirates, Navy SEALS, and Dangerous Days at Sea”, tradotto in italiano semplicemente con “Il dovere di un capitano”, narra la vicenda del dirottamento della nave mercantile MV Maersk Alabama, avvenuta nell’aprile del 2009 ad opera di quattro pirati somali. Il libro parla di come Phillips abbia gestito la vicenda, facendo il suo dovere e divenendone involontariamente un eroe.

“Philomena” film diretto da Stephen Frears, è basato sul romanzo di Martin Sixsmith, dal titolo “The Lost Child of Philomena Lee”, tradotto in italiano con il titolo “Philomena”.  Tratto da una storia vera, narra la storia di Philomena, adolescente irlandese alla quale nel 1952 viene strappato il figlioletto per darlo in adozione, essendo stata  ritenuta “donna caduta nel peccato” e viene chiusa nel convento di Roscrea. 50 anni dopo, non avendo mai smesso di pensare al figlio, decide di iniziare le ricerche per poterlo finalmente ritrovare.

Infine un omaggio al film italiano premiato come miglior film straniero “La grande bellezza” di Sorrentino.  In realtà non è stato il film ad essere stato tratto da un libro, ma, al contrario dal film è stato tratto il libro dal titolo “La grande bellezza. Diario del film” che raccoglie foto di scena e le foto di alcune sequenze tagliate.

Per la maggior parte dei film candidati, dunque, la vita reale è stata fonte d’ispirazione per registi e produttori. Pensate che i film abbiano reso giustizia ai libri e a coloro che sono stati i reali protagonisti di queste vicende?


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