Condivido, ovviamente, la richiesta di chiarimenti rivolta a Maroni. Così come condivido il giudizio sul fatto che nel corso di questi anni la gestione della risorse pubbliche in Lombardia ad opera delle Giunte regionali, sia stata spesso connotata da un familismo politico opaco che abbiamo ed ho più volte denunciato. Ciò detto sono rispettoso del principio di legalità in tutti i sensi. Compreso quello che stabilisce che un avviso di garanzia tale è e null’altro. Sono ormai troppe le situazioni di indagati la cui posizione è stata archiviata prima del processo o che sono stati assolti nel processo. Buon ultimo l’ex vicecapo della Polizia. Vite e carriere distrutte da sospetti poi rivelatisi infondati. Dunque anche la vicenda della dottoressa Mariani andrebbe trattata allo stesso modo. Ovviamente se dichiarata colpevole dovrà essere cacciata e in aggiunta alla pena comminata la Regione dovrà chiedere un congruo risarcimento.
Luciano Pizzetti
sottosegretario alla Presidenza del consiglio
Il senatore Pizzetti (Pd), letto il comunicato del deputato Toninelli (M5S), considera il caso della direttrice generale dell’ospedale maggiore di Cremona e, in caso di colpevolezza, parla anche anche di un congruo risarcimento. Una riflessione equa, che “volentieri pubblichiamo”, come si dice. Nei due interventi si nota il bisogno di chiarezza, legalità, di una svolta della Regione e il bisogno di un motivato, sereno, diffuso rispetto delle istituzioni, non di una velenosa e acida era malvagia del sospetto come stile di relazione con le classi dirigenti, una volta rinnovate. L’avviso di garanzia, di fatto, si chiama così perché non fa che avvisare l’interessato di un’ipotesi di reato: sempre bene ricordarlo.