Non si capisce davvero il perché del protrarsi della ormai lunghissima pausa dei lavori nell’edifico dell’ospedale vecchio relativamente al cantiere di competenza del Comune. Mentre lo stralcio del progetto attribuito all’Erap sta proseguendo anche piuttosto spedito, a monte di piazzale Leopardi è tutto fermo ormai da mesi.
I lavori s’erano arrestati a causa della mancanza di una firma su una variante del progetto concomitante alla vacanza della titolarità dell’Ufficio Tecnico Comunale. Il facente veci non volle assumersi l’onere della firma e la ditta dovette fermare la propria opera in attesa della nomina del nuovo funzionario. Si pensava si trattasse di uno stop di breve durata e invece sono passati mesi senza che si muovesse nulla. Con la nomina del nuovo dirigente responsabile è arrivata anche la firma sulla variante ma non lo sblocco dei lavori, dato per certo in più di un’occasione ma mai verificatosi.
Nel frattempo il cantiere è abbandonato, è diventato un deposito di sporcizia e habitat ideale per animali vari. Occupa spazio, toglie parcheggi ai residenti e crea disagi evidenti. Un problema non indifferente è costituito dalle attrezzature del cantiere che, nel frattempo, deperiscono e, soprattutto, continuano a costituire un costo: la gru, le impalcature i macchinari, sono suppellettili prese a nolo e che, quindi, anche se inutilizzate sono un impegno economico. Chi pagherà?
Luca Craia