Samuel Beckett, poesie da “Ossa d’Eco”
OSSI dell’ECO
Asilo sotto il mio passo tutto il giorno
i loro festini smorzati mentre la carne cade
erompendo senza paura né vento favorevole
le guantilope del senso e del nonsenso corrono
prese dai vermi per quel che sono.
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Che farei senza questo mondo
Che farei senza questo mondo senza faccia né domande
dove essere non dura che un attimo dove ogni istante
si versa nel vuoto nell’oblio di essere stato
senza quest’onda dove alla fine
corpo e ombra sprofondano insieme
che farei senza questo silenzio abisso dei bisbigli
ansimante furioso verso il soccorso verso l’amore
senza questo cielo che si innalza
sulla polvere delle sue zavorre
che farei farei come ieri come oggi
guardando dal mio oblò se non sono solo
a errare e girare lontano da ogni vita
in uno spazio burattino
senza voce tra le voci
rinchiuse con me.A meno che ti amino.
Samuel Beckett, “Ossa d’Eco”
Titolo originale: Echo’s bones
Data di composizione: 1931 – 1934
Prima edizione: Europa Press, Parigi, 1935 | Edizioni italiane: UTET, 1973 – Einaudi, 1976 – Einaudi, 1999 – Einaudi, 2006
“Nelle Metamorfosi di Ovidio, si narra della ninfa Eco che dopo aver amato senza fortuna Narciso e aver indispettito Giove, viene mutata in pietra, pur conservando la possibilità di parlare. Ecco dunque il parallelismo tra i resti calcificati di Eco e le prime poesie di Beckett, precipitati parlanti.” Ossa d’Eco: http://www.samuelbeckett.it/?page_id=466
Vita, opere, bibliografia e materiali: http://www.samuelbeckett.it/ Sito italiano dedicato a Samuel Beckett.