Strategie di guerra
(da Doppiozero)
Il libro segnalato nell’articolo che vi propongo interessa particolarmente noi Letteratitudiniani, già sensibili al tema trattato. “Blitzkrieg tweet, come farsi esplodere in rete” è un testo che incuriosisce molto, per l’argomento trattato in maniera originale rispetto alle proposte del panorama letterario italiano, riguardo all’utilizzo dei social media. L’autore si serve della metafora della guerra e del richiamo alla strategia di Von Clausevitz, mantenendo un equilibrio delicato fra l’ironica leggerezza e la impegnativa serietà delle strategie di guerra. Il libro prende anche in analisi alcuni casi attuali in cui lo spazio virtuale è diventato davvero un campo di battaglia e ci aiuta a comprendere meglio superando le barriere degli stereotipi e dei pregiudizi che circolano sul mondo virtuale, in particolare i falsi miti su Twitter. Tutti sappiamo quanto sia fondamentale cavalcare l’onda della comunicazione attraverso il web ed i suoi principali strumenti, ma farlo con la giusta consapevolezza dei propri mezzi può fare la differenza.
Buona lettura qui…
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Mettiamoci alla prova
(da Finzioni)
In tempi in cui la parola condivisone pare essere diventata un mantra, vi propongo la lettura di questo articolo in cui è segnalata una iniziativa particolarmente stimolante. La misteriosa scrittrice Amelie Nothomb si lancia in un esperimento di scrittura collettiva sul web, coinvolgendo i lettori, aspiranti scrittori, nella stesura di alcune parti del suo nuovo racconto. È semplice partecipare, bisogna andare sulla pagina facebook della scrittrice e proseguire nei commenti la frase dell’incipit proposto. Non è di certo la prima autrice a tentare l’esperimento, tuttavia sono sicura che attirerà molteplici contributi dato il largo pubblico, soprattutto giovanile, che la segue e la apprezza da tempo.
Io penso proprio che mi divertirò nel cimentarmi!
Per saperne di più leggete qui…
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Il colore degli strafalcioni
(da Satisfiction)
Dietro la leggerezza e l’ironia che mi ha strappato un sorriso mentre leggevo l’articolo, un po’ di amarezza per la verità emerge: davvero siamo così ignoranti? Un libraio simpaticissimo ed acuto ha pensato bene di annotare e pubblicare tutti gli strafalcioni dei clienti- lettori entrati nella sua libreria a chiedere libri dai titoli improbabili. “ Ce l’ha un libro marrone? L’agra vita di un libraio” pubblicato dalle edizioni Ouverture raccoglie le richieste bizzarre del pubblico. Fra le più divertenti: “l’Amuleto di Shakespeare” e “Uno, dieci e centomila” ma come potete intuire, leggendo il libro, secondo me ne troverete delle belle.
L’articolo lo trovate qui…
Francesca G. Marone