a cura di Francesca G. Marone
La salvezza nella curiosità
(da Doppiozero)
Una lettura importante questa, necessaria per salvare ciò che di umano riposa nel nostro profondo. E non vogliatemene se in procinto dei giorni di festa e di luce io mi sia soffermata su un pezzo che parla della morte. Si muore anche nei giorni di festa, e lo so per esperienza. Si muore in ogni istante, ci si ricorda la nostra finitezza, ci si costringe a fermarsi e a sentire la carne e le ossa dentro di noi. Morin ci racconta della spinta dell’umanità verso uno stato di amortalità, che non è immortalità, ma sospensione della mortalità per un periodo imprecisato. Cosa accade all’essere umano che con l’aiuto della scienza riesce a procrastinare il momento della morte? Il susseguirsi delle scoperte manipolative sull’uomo in genere ci condurranno a realizzare ibridi di un esercito di una sovraumanità, come spiega Morin non senza un fondo di grande preoccupazione. Sconfiggeremo ogni attacco alla salute umana? Vivremo davvero fino al punto di vedere ritirarsi la morte di fronte ai nostri occhi? Se sì, chi o cosa controllerà questo processo?
“La morte non cambia, lo ripeto, ma cambiano le condizioni della morte.“ dice Morin nella sua intervista e mi pare un invito per una riflessione necessaria. Se avete voglia di approfondire il tema attraverso questa splendida intervista andate qui…
..perché la curiosità ci può salvare, prendendo in prestito le parole di Edgar Morin: “Se qualcuno riesce a conservare per tutto il corso della propria vita la curiosità, la capacità di amicizia e d’amore, i grandi interrogativi, la capacità di gioire dell’arte, è questo che importa…”.
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Esserci senza apparire
(da Lipperatura)
Mi sento particolarmente vicina e grata per questa dichiarazione d’amore espressa da Loredana Lipperini ai libri di Elena Ferrante, tanto grata che ve la giro affinché possiate leggere e condividere, soprattutto se avete amato le storie di questa autrice senza volto ma con tanta più carnalità e passione di molti altri. La storia di Lenù e Lila mi è rimasta appiccicata addosso, qualche volta quando cammino per la strada guardo un vicolo della mia città e immagino Lila giovane seduta dietro la cassa della salumeria, vedo personaggi attorno a me vivi e vorrei fermarmi a parlarci. Sono felice di non sapere chi sia Elena Ferrante e proprio non mi interessa in questo mondo di sovraesposizione mediatica anche nella vita di ogni giorno, di personaggi che sono sempre meno persone e di ego straripanti che non danno alcuno spazio all’immaginazione. I libri della Ferrante rappresentano il trionfo del potere della parola, la forza delle storie che tutto penetra, la capacità dei buoni libri di camminare da soli e farsi largo nei cuori e nelle menti della gente. Se vi siete appassionati alle storie di Elena Ferrante non potete perdere questa bellissima intervista che vi farà amare ancora di più la discrezione e la forza persuasiva di questa autrice fantastica.
Per l’articolo, qui..
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Parole sotto l’albero
(da Booksblog)
Il dono è un simbolo, l’ho sempre pensato e non serve strafare, il pensiero di regalare un libro è stato sempre importante per me perché rappresenta anche qualcosa di non detto dietro la scelta di quel testo o di quell’altro. Per chi sta ancora correndo da una parte all’altra della città con le buste in mano o per chi aspetta l’ultimo momento prima di mettersi a tavola, qualche consiglio di lettura. Resta per me l’idea che la scelta del libro da regalare sia assolutamente personale e debba essere dettata dal desiderio di condividere qualcosa che per noi sia stata significativa. Per chi fosse indeciso, in questo articolo potrà trovare letture divise per temi e per tutti i gusti, resta il consiglio di fare una passeggiata in qualche bella libreria del centro e rilassarsi. Sarà il libro a scegliere voi!
Con l’occasione porgo i miei auguri più sinceri a tutti i lettori di Letteratitudine, a tutti coloro che lavorano per i blog letterari e di informazione culturale, a Massimo Maugeri in particolare auguro ogni bene e tanta gioia!
Buone Feste!
I consigli di lettura li trovate qui..
Francesca G. Marone