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ossessione pro riproduzione.

Da Marlenetrn
ossessione pro riproduzione.

Lunedì prossimo, ultimo matrimonio, si spera, della stagione. Nel breve intermezzo di questi giorni stiamo cercando disperatamente di depurare l’organismo dal surplus di kilocalorie a cui è stato esposto. Tentativo, tanto inutile quanto vano, perché d’estate a casa ci mangi poco e niente e in giro si va di cocktail, birra e finger-food non proprio salutare. Può capitare che nei buffet ci trovi la frutta, ma onestamente tra la frutta e tutto il resto, non c’è storia, io mi fiondo sempre su tutto il resto. Poi magari capita che lunedì la zip del vestito si fermerà a metà, ma poco importa ci penserò lunedì stesso.

Intanto la cosa che ho notato in questo rondò di abiti bianchi, fiori e completi scuri è l’ossessione per la riproduzione.

Cioè due possono essere fidanzati per 20 anni e nessuno gli va a dire niente, non appena pronunciano il fatidico SI, il primo pensiero va “a quando fate il primo?”. Asfissiante. Anche il prete che durante l’omelia si augura di rivedere i novelli sposi dopo nove mesi al fonte battesimale, mi è risultato un tantino indigesto. E che cavolo.

Ancora peggio quelli che dopo una settimana di matrimonio, ti martellano: “allora? Novità?” - “ancora niente?”. Se poi cominciano a passare mesi oppure anni, serpeggiano le voci: “ma quelli, già due anni di matrimonio e ancora niente bambini? C’avranno mica problemi?” Ma una vagonata di affaracci vostri, ma dove sta scritto che devono fare per forza figlia. Ma se uno se la vuole godere ancora un po’ è un peccato, e se uno non vuole proprio, non ci si sposa mica solo per procreare, che poi uno se li vuole fare i figli li fa pure senza sposarsi. Ma porelli. Un attimo di pace dopo mesi di caos/preparativi. Che si godano almeno il viaggio di nozze.

Insomma la domanda più odiosa dopo:“quando fai il secondo?

è a mio parere è:“quando lo fate il primo?” appena dopo il matrimonio. Non c’è storia è di un’antipatia colossale.

Direttamente nella top-ten al terzo posto poi c’è :“attenti a non tornare in ¾!” prima di ogni partenza, con obbligatoria grattata scaramantica di rito.

Sto binomio matrimonio=figli, mi sfugge, un concetto che proprio non riesco a metabolizzare. Ok, la dottrina religiosa che per anni ci ha fatto il lavaggio del cervello, la società sessista è tutto il resto, ma dovremo esserci evoluto un tantino. E invece no. Se non dai la lieta notizia entro tot tempo sei out. Ma che è una gara di inseminazione?

Anche quando ho letto il libro di bismama ho fatto fatica a seguire la sua storia. Cioè, scusa bis, ma una che dopo un mese di matrimonio si fa venire la paranoia convulso-ossessiva perché deve avere a tutti i costi un figlio, non la capisco. Che poi già le donne sono folli, quando diventano madri sbarellano alla grande, ma quando cercano un figlio che non arriva, diventano completamente pazze. Cose che se leggere certi forum c’è da mettersi le mani nei capelli.

Ci si sposa per amore e dall’amore nascono i figli, ma non è detto che queste due cose debbano essere necessariamente conseguenziali. Quindi per carità lasciate in pace tutti i vostri amici/parenti novelli sposi, hanno tutta la vita davanti per immolarsi sul sacro altare della genitorialità. E alle novelle mogli che si fanno prendere dalla paranoia convulso-ossessiva di dare al più presto un erede al proprio compagno dico in tutta franchezza: “GODETEVELA FINCHE' POTETE!” e un bel gesto dell’ombrello a chi vi chiede “novità?

Song: Caparezza - Chi se ne frega della musica



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