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Ossessione rinnovabili

Creato il 20 maggio 2011 da Lucia Navone @lucia_navone

Anche Guido Bortoni, come il predecessore Alessandro Ortis, denuncia gli alti costi degli incentivi destinati al settore

Alessandro Ortis, ex presidente Autorità per l'Energia
L’anno scorso, più o meno di questi tempi, i giornali del settore rinnovabili accusarono l’ex Presidente dell’Autorità per l’Energia, Alessandro Ortis, di avere “un’ossessione per le rinnovabili”.

Quest’anno l’ossessione ritorna ma l’ossessionato è Guido Bertoni, nuovo presidente dell’Authority che in audizione davanti alla Commissione Ambiente della Camera, ha presentato il conto di quanto costerà incentivare le fonti rinnovabili nel periodo compreso tra il 2010 e il 2020.

100 miliardi di lire, pagati dai cittadini che, ogni anno, vedranno aumentare le proprie bollette di quasi 10 miliardi di euro rispetto al prezzo del mercato dell’energia. Nel solo 2011 la stangata, secondo l’Authority, sarà di 6 miliardi in più, di cui 3 dedicati esclusivamente all’incentivazione degli impianti fotovoltaici. Tra le proposte di Guido Bortoni, quello di incentivare l’efficienza energetica per raggiungere gli stessi obiettivi ad un costo minimo, come già avvenuto per il sistema dei certificati bianchi, con cui sono stati ad oggi risparmiati 6,7 miliardi di tonnellate di petrolio, pari a circa il 2% dei consumi elettrici nazionali su base annua, con un onere di appena 531 milioni dal 2005 al 2009.

La strada dell’efficienza energetica è stata anche tra i punti “cruciali” esposti da Gerardo Montanino, Direttore Divisione Operativa del Gse, durante la sua audizione alla Camera su come raggiungere gli obiettivi europei del 2020.

Un campanello d’allarme che dovrebbe risvegliare l’attenzione di tutto il settore rinnovabili onde evitare che, un altro tormentone mediatico anti-incentivi, si scateni da qui ai prossimi mesi. A differenza dell’anno scorso, dove pochi furono i media che evidenziarono gli alti costi del sistema, quest’anno sono tutti d’accordo nell’affermarne l’insostenibilità economica per gli utenti.

A differenza degli operatori del settore che non sono mai d’accordo tra di loro, i giornali italiani hanno invece un’unica voce che riportiamo sotto (almeno da parte di chi ha pubblicato la notizia ad oggi) e che dovrà essere tenuta in considerazione da qui al prossimo autunno, quando si inizierà a ridiscutere  di incentivi.

Sussidi che rischiano davvero di diventare un’ossessione per tutti con il rischio di far crollare la credibilità delle rinnovabili e delle sue reali potenzialità. Iniziare ad allargare il dialogo al di fuori dei confini ristretti del settore e dei suoi operatori, ad esempio con le Associazioni dei consumatori, promuovendo  ampie campagne di informazione a livello territoriale, su che cosa sono e cosa offrono realmente le energie rinnovabili, potrebbe essere una delle strade da percorrere per evitare un nuovo tormentone. Ai media il compito, quello vero, di informare i cittadini con gli strumenti opportuni.

Di seguito i titoli di alcuni quotidiani su l’Audizione del Presidente dell’Autorità per l’Energia

LIBERO: L’allarme dell’Authority. Le energie rinnovabili ci costano 100 miliardi

IL SOLE 24 ORE: Rinnovabili, bolletta di 6 miliardi

IL MESSAGGERO: l’Authority. 100 miliardi il costo delle rinnovabili al 2020

FINANZA E MERCATI: Per gli incentivi green 100 mld in 10 anni

QUOTIDIANO ENERGIA: Caro rinnovabili, Autorità 100 miliardi di euro al 2020

STAFFETTA PETROLIFERA: Il fotovoltaico “mangia” le altre rinnovabili. I costi lievitano già al 2011


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