Questi sono i classici biscottini che si trovano in Sicilia nel periodo della commemorazione dei defunti.
E' tradizione siciliana, infatti, che i bambini ricordino i parenti che "non ci sono più" proprio grazie a questa festa.
Infatti i bambini buoni, il giorno dei morti, ricevevano in dono da parte dei cari estinti, dolci e leccornie tipiche.
Si tratta di biscottini a cui viene data la "spaventosa" forma di osso (come vedete Halloween non ha inventato niente!!!).
Ecco come si preparano:
Ingredienti: per 6 persone
100 g di farina 00
300 g di zucchero
150 g di mandorle sgusciate
100 g di nocciole sgusciate
3 albumi
1 limone non trattato
olio di oliva
Preparazione: 40’ + 30’ di cottura
- Sbollentate le mandorle e le nocciole, quindi sbucciatele, tritatele grossolanamente e disponetele in una terrina; aggiungete lo zucchero e la farina e mescolate.
- Montate gli albumi a neve e uniteli agli ingredienti insieme con la scorza del limone grattugiata, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontarli.
- Lavorate il tutto fino a ottenere un composto consistente.
- Formate con l’impasto un grosso cilindro, affettatelo a dischi e disponeteli sulla placca da forno leggermente unta di olio.
- Passate in forno a 180 °C per circa 30 minuti o fino a quando il dolce avrà assunto un colore dorato tendente all’ambra.
- Sfornate, lasciate raffreddare e servite.
Vino consigliato: servite con i gustosi pani il Moscadello di Montalcino o il Moscato d’Asti.
Il Moscadello di Montalcino è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Siena, in particolare nel comune di Montalcino. Può essere prodotto anche nelle varietà Moscadello di Montalcino frizzante e Moscadello di Montalcino Tranquillo.
Caratteristiche organolettiche.
colore: giallo paglierino.
odore: caratteristico, delicato, fresco, persistente.
sapore: aromatico, dolce, armonico, caratteristico.
Nel territorio di Montalcino, la coltivazione dell'uva di qualità Moscadella affonda le sue origini già nel Rinascimento: basti pensare che già un famoso storico d'enologia italiano, Sante Lacerio, bottigliere tra l'altro di Papa Paolo III, apprezzava le caratteristiche di un Moscadello dall'aspetto dorato, amabile e piacevole senza tuttavia essere eccessivamente dolce, caratteristiche che ricalcano alla perfezione quelle del Moscadello di Montalcino. La coltivazone dei vitigni di uva Moscadella, in Toscana, venne quasi integralmente distrutta dagli attacchi della Fillossera (Daktulosphaira vitifoliae), e non vennero ricostituiti se non negli ultimi decenni del secolo scorso, in gran parte mediante l'utilizzo di uve di tipo Moscato bianco originarie del Piemonte.
Abbinamenti consigliati.
Il Moscadello di Montalcino, considerate le sue caratteristiche, è un vino ottimo per accompagnare frutta, dessert o addirittura il gelato.
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