E’ lunedì sera, ci troviamo in via Andrea Costa. Abbiamo voglia di andare in qualche osteria e questa è una zona che ne è particolarmente ricca. Iniziamo a farci un giro e le troviamo tutte rigorosamente chiuse! Ci spostiamo in Saragozza (fuori porta) ma anche qui il risultato è il medesimo. A questo punto decidiamo di dirigerci in via Sant’Isaia per parcheggiare ed andare al “Pratello” dove senz’altro troveremo qualcosa di aperto. Complice la totale assenza di piazzole di sosta, svoltiamo per Frassinago e qui mi balza alla mente via Santa Caterina dove ricordavo la presenza di qualche locale. Ed infatti ben due osterie (su tre) sono aperte! Inizia la caccia al parcheggio risolta brillantemente in piazza di Porta Saragozza. Ci rechiamo sul posto passando prima davanti all’ex Bibendum (ex St. Patrick) totalmente rinnovato e trasformato in un bellissimo locale total white, poi davanti all’osteria dello Scorpione per poi arrivare a quella che guardando dall’auto sembrava ispirarci maggiormente. Scopro essere l’ osteria “Santa Caterina” di cui tanto ho sentito parlare per la sua peculiarità, ovvero una vasta gamma di zuppe. Interni molto piccoli ma estremamente accoglienti. Vini e salumi in bella vista. Credo che il lunedì sia la giornata più propizia per recarsi qui…non penso che in altre giornate si riesca a trovare posto senza prenotazione… Il menù propone, come previsto, diversi tipi di zuppe create con i più svariati abbinamenti, e diversi tipi di taglieri. Ci chiedono quale vino scegliamo... Ci propongono un Sangiovese o un Teroldego superiore...scegliamo quest'ultimo. Qui notiamo la grande correttezza del personale e della gestione che prima di aprirci la bottiglia ci informa del prezzo: 55 euro! Sottolineo questo fattore perchè altrove ci hanno proposto vini ad un prezzo esoso e soltanto al momento del pagamento abbiamo scoperto "la salassata". Ovviamente glissiamo ed optiamo per un Sangiovese superiore (22 euro). Ottimi i formaggi misti (italiani ed esteri), al costo di 8 euro, serviti con miele e due confetture particolari: di visciola (ovvero ciliegia selvatica) e di fragola con aceto balsamico. Abbinamenti forti e contrastanti che creano un gusto estremamente piacevole ed intenso. Ottimo anche il tagliere di salumi (9 euro) che mi ha permesso di far conoscenza con il salame rosa che in maniera totalmente profana definirei un mix perfetto tra prosciutto cotto e mortadella. Non ho provato la zuppa ma la mia commensale che ha potuto testarla afferma essere veramente buona! Chiusi sabato a pranzo e domenica, sono stati per me una piacevole scoperta nel panorama della ristorazione bolognese.
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E’ lunedì sera, ci troviamo in via Andrea Costa. Abbiamo voglia di andare in qualche osteria e questa è una zona che ne è particolarmente ricca. Iniziamo a farci un giro e le troviamo tutte rigorosamente chiuse! Ci spostiamo in Saragozza (fuori porta) ma anche qui il risultato è il medesimo. A questo punto decidiamo di dirigerci in via Sant’Isaia per parcheggiare ed andare al “Pratello” dove senz’altro troveremo qualcosa di aperto. Complice la totale assenza di piazzole di sosta, svoltiamo per Frassinago e qui mi balza alla mente via Santa Caterina dove ricordavo la presenza di qualche locale. Ed infatti ben due osterie (su tre) sono aperte! Inizia la caccia al parcheggio risolta brillantemente in piazza di Porta Saragozza. Ci rechiamo sul posto passando prima davanti all’ex Bibendum (ex St. Patrick) totalmente rinnovato e trasformato in un bellissimo locale total white, poi davanti all’osteria dello Scorpione per poi arrivare a quella che guardando dall’auto sembrava ispirarci maggiormente. Scopro essere l’ osteria “Santa Caterina” di cui tanto ho sentito parlare per la sua peculiarità, ovvero una vasta gamma di zuppe. Interni molto piccoli ma estremamente accoglienti. Vini e salumi in bella vista. Credo che il lunedì sia la giornata più propizia per recarsi qui…non penso che in altre giornate si riesca a trovare posto senza prenotazione… Il menù propone, come previsto, diversi tipi di zuppe create con i più svariati abbinamenti, e diversi tipi di taglieri. Ci chiedono quale vino scegliamo... Ci propongono un Sangiovese o un Teroldego superiore...scegliamo quest'ultimo. Qui notiamo la grande correttezza del personale e della gestione che prima di aprirci la bottiglia ci informa del prezzo: 55 euro! Sottolineo questo fattore perchè altrove ci hanno proposto vini ad un prezzo esoso e soltanto al momento del pagamento abbiamo scoperto "la salassata". Ovviamente glissiamo ed optiamo per un Sangiovese superiore (22 euro). Ottimi i formaggi misti (italiani ed esteri), al costo di 8 euro, serviti con miele e due confetture particolari: di visciola (ovvero ciliegia selvatica) e di fragola con aceto balsamico. Abbinamenti forti e contrastanti che creano un gusto estremamente piacevole ed intenso. Ottimo anche il tagliere di salumi (9 euro) che mi ha permesso di far conoscenza con il salame rosa che in maniera totalmente profana definirei un mix perfetto tra prosciutto cotto e mortadella. Non ho provato la zuppa ma la mia commensale che ha potuto testarla afferma essere veramente buona! Chiusi sabato a pranzo e domenica, sono stati per me una piacevole scoperta nel panorama della ristorazione bolognese.
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